Top

Preveniamo rischi Risolviamo problemi Formiamo competenze

"Mi occupo di diritto ambientale da oltre trent’anni
TuttoAmbiente è la guida più autorevole per la formazione e la consulenza ambientale
Conta su di noi"
Stefano Maglia

231/2001: le nuove linee guida di Confindustria a 20 anni dall’entrata in vigore

di Fabrizio Salmi

Categoria: Responsabilità ambientali

É del mese di giugno 2021 l’aggiornamento del documento di Confindustria dal titoloLinee guida per la costruzione dei Modelli di organizzazione, gestione e controllo, ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231”.

 

Dopo sette anni dalle ultime modifiche, si è arrivati ad una nuova versione del documento che ha ottenuto anche l’approvazione del Ministero della Giustizia e che tiene conto delle novità legislative e giurisprudenziali intervenute dopo la revisione del mese di marzo 2014.

 

Confindustria, nell’anno del ventesimo anniversario dalla approvazione del D.Lgs 231/2001 ha completato i lavori di aggiornamento delle “Linee guida per la costruzione dei modelli organizzativi ai sensi del D.Lgs. 231/2001”. Il testo del 2008, che tutt’ora mantiene inalterata la distinzione in due parti, generale e speciale, è stato modificato nell’ottica di aggiornamento e ricezione delle novità legislative e giurisprudenziali.

 

Nella parte generale, è stata effettuata un’analisi degli istituti fondamentali della disciplina ex decreto n. 231/2001, delle componenti necessarie di un modello organizzativo ed è stato posto l’accento sull’adozione di un approccio integrato nella gestione dei rischi, con uno specifico approfondimento in materia di compliance fiscale;

 

In particolare, le principali elementi di novità della parte generale riguardano

-La disciplina del whistleblowing: in tema di whistleblowing, vengono riportate alcune indicazioni per supportare le imprese nell’inserimento, all’interno del proprio modello 231, di alcune misure idonee a recepire le indicazioni normative in ordine alle modalità di effettuazione e gestione delle segnalazioni.
-Il recepimento delle novità in tema di corruzione contenute nella legge c.d Spazzacorrotti;
-La valorizzazione di un approccio integrato alla compliance.

 

Nella parte speciale, invece, sono stati approfonditi i presidi e i protocolli che si suggerisce alle imprese di implementare all’interno della propria organizzazione per prevenire la commissione delle singole fattispecie di reato presupposto della responsabilità amministrativa degli enti. Per esempio, è stato redatto un elenco delle nuove ipotesi di reato presupposto, partendo dagli ecoreati alle nuove fattispecie contro la Pubblica Amministrazione, fino agli illeciti penali di frode nelle pubbliche forniture e di contrabbando.

 

 

Nello specifico le novità che hanno coinvolto la parte speciale prevedono:
-l’integrazione delle nuove fattispecie di reati-presupposto (corruzione privata, caporalato, abusi di mercato, autoriciclaggio e riciclaggio, traffico di influenze illecite, reati tributari, contrabbando, reati di peculato). In particolare, in tema di reati tributari, anche alla luce del recepimento della direttiva 2017/1371/UE (la cd. Direttiva Pif sulle maxifrodi) nell’individuare nel perimetro aziendale le aree a rischio reato, l’attenzione è stata focalizzata sulla gestione degli adempimenti fiscali e sui relativi controlli in funzione preventiva. Uno specifico approfondimento è stato fatto in materia di compliance fiscale.

-l’introduzione di un metodo di analisi schematico e fruibile per gli operatori coinvolti.

 

È stata, poi, data anche una definizione del ruolo dell’Organismo di vigilanza e messo in evidenza come il sistema di gestione del whistleblowing rappresenta una parte del più ampio modello organizzativo di cui l’Organismo di Vigilanza è tenuto a monitorare il funzionamento.

 

L’Odv può essere indicato come destinatario autonomo e indipendente delle segnalazioni; oppure se non individuato come destinatario esclusivo (preferendo il responsabile compliance o un comitato misto con rappresentanti delle Risorse umane, internal audit, ufficio legale), esso deve, comunque, essere coinvolto in via concorrente oppure successiva, per evitare il rischio che il flusso di informazioni generato dal meccanismo di whistleblowing sfugga del tutto al suo monitoraggio.

 

TuttoAmbiente e lo Studio Legale Salmi sono lieti di fornire consulenze e sono a disposizione per l’aggiornamento e l’implementazione dei Modelli di Gestione delle varie realtà aziendali. Scopri di più >>>

 

Piacenza, 5 luglio 2021

 

TuttoAmbiente consiglia:
Corso Esperto 231 dal 13 ottobre al 10 novembre 2021

Torna all'elenco completo

© Riproduzione riservata