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"Mi occupo di diritto ambientale da oltre trent’anni TuttoAmbiente è la guida più autorevole per la formazione e la consulenza ambientale Conta su di noi" Stefano Maglia
L’AEA è composta dagli Stati membri dell’UE ed è aperta anche ad altri paesi che condividono l’interesse della Comunità europea e degli Stati membri per i suoi obiettivi. Attualmente l’Agenzia EA ha 33 paesi membri, ossia i 28 Stati membri dell’UE, più l’Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia, la Svizzera e la Turchia. L’Albania, la Bosnia-Erzegovina, l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia, il Montenegro e la Serbia hanno presentato una domanda congiunta di adesione e cooperano con l’AEA da diversi anni. L’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) opera con l’obiettivo di favorire uno sviluppo sostenibile, contribuendo al conseguimento di un miglioramento significativo e misurabile dell’ambiente europeo attraverso l’offerta di informazioni tempestive, mirate, pertinenti e attendibili ai responsabili delle decisioni politiche e al pubblico.
L’AEA mira a essere la fonte primaria di conoscenze ambientali a livello europeo, a svolgere un ruolo di primo piano nel favorire la transizione verso una società sostenibile nel lungo periodo ed essere un’organizzazione di riferimento per la condivisione delle conoscenze e lo sviluppo di competenze ambientali.
Interlocutori
I principali interlocutori dell’AEA sono la Commissione europea, il Parlamento europeo, il Consiglio dell’Unione europea — che tiene conto in particolare delle necessità espresse dalle diverse presidenze dell’UE — e i paesi membri dell’AEA. In aggiunta a questo nucleo centrale di attori politici europei e nazionali, l’AEA collabora con altre istituzioni dell’UE, nonche’ con gruppi di interesse più ampi nella sfera politica, come organizzazioni non governative (ONG), comunità scientifiche e accademiche, organizzazioni imprenditoriali, società di consulenza e gruppi di esperti.
Anche il pubblico è considerato dall’Agenzia un interlocutore importante, in linea con la legislazione comunitaria in vigore in materia di accesso alle informazioni ambientali e con gli sforzi dell’AEA per favorire l’attuazione delle politiche e raggiungere una piu’ ampia comprensione delle questioni legate all’ambiente e ai cambiamenti climatici. La politica si fonda su un ampio dibattito sociale e l’accettazione delle politiche ambientali si basa su un ampio consenso pubblico.
L’AEA intende stabilire un dialogo bidirezionale con i propri utenti, al fine di identificare correttamente le loro necessità informative e assicurarsi che le informazioni fornite dall’Agenzia possano essere correttamente comprese e utilizzate.
Documenti
L’AEA fornisce valutazioni e informazioni sotto forma di relazioni, brevi note informative e articoli, materiale per la stampa, nonché una gamma di prodotti e servizi online. Questo materiale informativo riguarda lo stato dell’ambiente e le tendenze in atto, le pressioni sull’ambiente e i fattori
economici e sociali che le determinano, l’efficacia delle politiche e l’individuazione di tendenze, prospettive e
Organizzazione
Il regolamento che istituisce l’AEA e la Rete europea d’informazione e di osservazione ambientale (Eionet) è stato adottato dalla Comunità europea nel 1990, mentre l’attività operativa vera e
propria dell’Agenzia è iniziata nel 1994.
Il Comitato scientifico dell’AEAè composto da un massimo di 20 esperti di una vasta gamma di tematiche ambientali. Esso costituisce l’organo consultivo del Consiglio d’amministrazione e del Direttore esecutivo per le questioni scientifiche. Il presidente del Comitato scientifico svolge la funzione di osservatore in seno al Consiglio d’amministrazione.
Il Direttore esecutivo è responsabile nei riguardi del Consiglio di amministrazione per l’attuazione dei programmi di lavoro e per l’ordinaria amministrazione dell’AEA.
L’AEA organizza le proprie attività in programmi di lavoro annuali nell’ambito di un Programma pluriennale di lavoro di durata quinquennale (Multiannual Work Programme/MAPW). L’attuale Programma pluriennale di lavoro copre il periodo 2014–2018 e si articola nelle seguenti aree principali:
offerta di informazioni di riferimento per l’attuazione delle politiche, con relativi commenti e osservazioni ai quadri politici, agli obiettivi e ai traguardi dell’UE attraverso informazioni continue in merito ai progressi compiuti su tematiche ambientali di primaria importanza;
valutazione delle sfide sistemiche attraverso analisi formulate in una prospettiva macro, intersettoriale e a lungo termine e quindi sostenendo le visioni di lungo periodo contenute nel 7° Programma d’azione europeo per l’ambiente;
co-creazione, condivisione e uso della conoscenza attraverso la creazione e la gestione delle reti di soggetti e sistemi informativi che formano la struttura portante
Per agevolare la raccolta la gestione e l’analisi dei dati, l’AEA ha costituito e gestisce sei Centri Tematici Europei (CTE), che si occupano delle principali aree ambientali e operative individuate
nel programma di lavoro dell’Agenzia. I Centri Tematici sono reti composte da i cui fanno parte circa novanta istituti specializzati distribuiti in tutti i Paesi membri dell’AEA.
Online
Il sito internet dell’AEA – eea.europa.eu- è uno dei servizi pubblici d’informazione ambientale più completi su internet ed è il canale d’informazione più utilizzato dell’AEA. L’AEA intende passare dalle pubblicazioni su carta alle pubblicazioni su web, per adattarsi alle preferenze di un numero crescente di utenti, per migliorare la tempestività del servizio, contenere i costi e ridurre la propria impronta ecologica. Il testo integrale di tutte le relazioni, le sintesi e gli articoli sono disponibili sul sito Internet dell’AEA, che contiene anche grafici interattivi, applicazioni cartografiche, set di dati e informazioni di base per le relazioni. Per facilitare la comunicazione e raggiungere un pubblico più vasto, l’AEA utilizza ampiamente social media e multimedia. Nel sito è presente un forum in cui l’AEA fornisce risposte individuali a richieste esterne di informazione. Il pubblico può anche porre domande al telefono o recandosi presso l’Agenzia.
Rete di contatti
Per conseguire gli obiettivi dell’AEA, sono fondamentali gli sforzi compiuti dal personale dell’Agenzia per comunicare direttamente dati e risultati, attraverso un continuo coinvolgimento con Eionet e gli altri stakeholders, i contatti con gli interlocutori, la partecipazione a riunioni di esperti, gli interventi a seminari e conferenze, ecc. Nonostante la produzione di pubblicazioni cartacee e la continua crescita del volume della comunicazione su Internet, ancora non esiste alcuna forma di comunicazione che possa sostituire la qualita’dello scambio diretto tra produttori e utenti di informazioni.
Come ordinare i prodotti dell’AEA
Per ricevere regolarmente la newsletter, rapporti ed altri materiali gratuiti dell’AEA in formato elettronico o su carta, ci si può iscrivere al servizio abbonamenti. Le pubblicazioni dell’AEA in formato cartaceo possono essere ordinate, in genere gratuitamente, attraverso la libreria online dell’Ufficio Pubblicazioni dell’UE (http://bookshop.europa.eu). Con il passaggio delle pubblicazione dalla carta al web, alcune categorie di prodotti sono disponibili solo in formato elettronico.
La rete Eionet e gli altri partner dell’AEA
Le informazioni fornite dall’AEA provengono da un gran numero di fonti, raccolte in una rete di organismi ambientali nazionali (Eionet), formata da oltre 300 istituzioni in tutta Europa che collaborano con l’AEA. L’AEA è responsabile dello sviluppo della rete e del coordinamento delle sue attività. A tal fine, essa lavora a stretto contatto con i Punti focali nazionali che in genere sono le agenzie ambientali nazionali o i ministeri dell’Ambiente dei Paesi membri, responsabili a loro volta del coordinamento a livello nazionale delle attività della rete.
I compiti dei Punti focali nazionali comprendono, tra l’altro, lo sviluppo e la gestione della rispettiva rete nazionale, l’individuazione delle fonti di informazione nazionali nonché la raccolta e la trasmissione dei dati e delle informazioni derivanti dal monitoraggio e da altre attività. I Punti focali affiancano inoltre l’AEA nell’analisi delle informazioni raccolte e contribuiscono a comunicare le informazioni provenienti dall’Agenzia agli utenti finali nei Paesi membri.
Altri importanti partner e fonti di informazione per l’AEA sono costituiti da organizzazioni europee ed internazionali quali l’Ufficio statistico (Eurostat) e il Centro comune di ricerca.
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Un focus sull’Agenzia Europea dell’Ambiente
di Maria Adele Cerizza
L’AEA è composta dagli Stati membri dell’UE ed è aperta anche ad altri paesi che condividono l’interesse della Comunità europea e degli Stati membri per i suoi obiettivi. Attualmente l’Agenzia EA ha 33 paesi membri, ossia i 28 Stati membri dell’UE, più l’Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia, la Svizzera e la Turchia. L’Albania, la Bosnia-Erzegovina, l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia, il Montenegro e la Serbia hanno presentato una domanda congiunta di adesione e cooperano con l’AEA da diversi anni. L’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) opera con l’obiettivo di favorire uno sviluppo sostenibile, contribuendo al conseguimento di un miglioramento significativo e misurabile dell’ambiente europeo attraverso l’offerta di informazioni tempestive, mirate, pertinenti e attendibili ai responsabili delle decisioni politiche e al pubblico.
L’AEA mira a essere la fonte primaria di conoscenze ambientali a livello europeo, a svolgere un ruolo di primo piano nel favorire la transizione verso una società sostenibile nel lungo periodo ed essere un’organizzazione di riferimento per la condivisione delle conoscenze e lo sviluppo di competenze ambientali.
Interlocutori
I principali interlocutori dell’AEA sono la Commissione europea, il Parlamento europeo, il Consiglio dell’Unione europea — che tiene conto in particolare delle necessità espresse dalle diverse presidenze dell’UE — e i paesi membri dell’AEA. In aggiunta a questo nucleo centrale di attori politici europei e nazionali, l’AEA collabora con altre istituzioni dell’UE, nonche’ con gruppi di interesse più ampi nella sfera politica, come organizzazioni non governative (ONG), comunità scientifiche e accademiche, organizzazioni imprenditoriali, società di consulenza e gruppi di esperti.
Anche il pubblico è considerato dall’Agenzia un interlocutore importante, in linea con la legislazione comunitaria in vigore in materia di accesso alle informazioni ambientali e con gli sforzi dell’AEA per favorire l’attuazione delle politiche e raggiungere una piu’ ampia comprensione delle questioni legate all’ambiente e ai cambiamenti climatici. La politica si fonda su un ampio dibattito sociale e l’accettazione delle politiche ambientali si basa su un ampio consenso pubblico.
L’AEA intende stabilire un dialogo bidirezionale con i propri utenti, al fine di identificare correttamente le loro necessità informative e assicurarsi che le informazioni fornite dall’Agenzia possano essere correttamente comprese e utilizzate.
Documenti
L’AEA fornisce valutazioni e informazioni sotto forma di relazioni, brevi note informative e articoli, materiale per la stampa, nonché una gamma di prodotti e servizi online. Questo materiale informativo riguarda lo stato dell’ambiente e le tendenze in atto, le pressioni sull’ambiente e i fattori
economici e sociali che le determinano, l’efficacia delle politiche e l’individuazione di tendenze, prospettive e
Organizzazione
Il regolamento che istituisce l’AEA e la Rete europea d’informazione e di osservazione ambientale (Eionet) è stato adottato dalla Comunità europea nel 1990, mentre l’attività operativa vera e
propria dell’Agenzia è iniziata nel 1994.
Il Comitato scientifico dell’AEAè composto da un massimo di 20 esperti di una vasta gamma di tematiche ambientali. Esso costituisce l’organo consultivo del Consiglio d’amministrazione e del Direttore esecutivo per le questioni scientifiche. Il presidente del Comitato scientifico svolge la funzione di osservatore in seno al Consiglio d’amministrazione.
Il Direttore esecutivo è responsabile nei riguardi del Consiglio di amministrazione per l’attuazione dei programmi di lavoro e per l’ordinaria amministrazione dell’AEA.
L’AEA organizza le proprie attività in programmi di lavoro annuali nell’ambito di un Programma pluriennale di lavoro di durata quinquennale (Multiannual Work Programme/MAPW). L’attuale Programma pluriennale di lavoro copre il periodo 2014–2018 e si articola nelle seguenti aree principali:
Per agevolare la raccolta la gestione e l’analisi dei dati, l’AEA ha costituito e gestisce sei Centri Tematici Europei (CTE), che si occupano delle principali aree ambientali e operative individuate
nel programma di lavoro dell’Agenzia. I Centri Tematici sono reti composte da i cui fanno parte circa novanta istituti specializzati distribuiti in tutti i Paesi membri dell’AEA.
Online
Il sito internet dell’AEA – eea.europa.eu- è uno dei servizi pubblici d’informazione ambientale più completi su internet ed è il canale d’informazione più utilizzato dell’AEA. L’AEA intende passare dalle pubblicazioni su carta alle pubblicazioni su web, per adattarsi alle preferenze di un numero crescente di utenti, per migliorare la tempestività del servizio, contenere i costi e ridurre la propria impronta ecologica. Il testo integrale di tutte le relazioni, le sintesi e gli articoli sono disponibili sul sito Internet dell’AEA, che contiene anche grafici interattivi, applicazioni cartografiche, set di dati e informazioni di base per le relazioni. Per facilitare la comunicazione e raggiungere un pubblico più vasto, l’AEA utilizza ampiamente social media e multimedia. Nel sito è presente un forum in cui l’AEA fornisce risposte individuali a richieste esterne di informazione. Il pubblico può anche porre domande al telefono o recandosi presso l’Agenzia.
Rete di contatti
Per conseguire gli obiettivi dell’AEA, sono fondamentali gli sforzi compiuti dal personale dell’Agenzia per comunicare direttamente dati e risultati, attraverso un continuo coinvolgimento con Eionet e gli altri stakeholders, i contatti con gli interlocutori, la partecipazione a riunioni di esperti, gli interventi a seminari e conferenze, ecc. Nonostante la produzione di pubblicazioni cartacee e la continua crescita del volume della comunicazione su Internet, ancora non esiste alcuna forma di comunicazione che possa sostituire la qualita’dello scambio diretto tra produttori e utenti di informazioni.
Come ordinare i prodotti dell’AEA
Per ricevere regolarmente la newsletter, rapporti ed altri materiali gratuiti dell’AEA in formato elettronico o su carta, ci si può iscrivere al servizio abbonamenti. Le pubblicazioni dell’AEA in formato cartaceo possono essere ordinate, in genere gratuitamente, attraverso la libreria online dell’Ufficio Pubblicazioni dell’UE (http://bookshop.europa.eu). Con il passaggio delle pubblicazione dalla carta al web, alcune categorie di prodotti sono disponibili solo in formato elettronico.
La rete Eionet e gli altri partner dell’AEA
Le informazioni fornite dall’AEA provengono da un gran numero di fonti, raccolte in una rete di organismi ambientali nazionali (Eionet), formata da oltre 300 istituzioni in tutta Europa che collaborano con l’AEA. L’AEA è responsabile dello sviluppo della rete e del coordinamento delle sue attività. A tal fine, essa lavora a stretto contatto con i Punti focali nazionali che in genere sono le agenzie ambientali nazionali o i ministeri dell’Ambiente dei Paesi membri, responsabili a loro volta del coordinamento a livello nazionale delle attività della rete.
I compiti dei Punti focali nazionali comprendono, tra l’altro, lo sviluppo e la gestione della rispettiva rete nazionale, l’individuazione delle fonti di informazione nazionali nonché la raccolta e la trasmissione dei dati e delle informazioni derivanti dal monitoraggio e da altre attività. I Punti focali affiancano inoltre l’AEA nell’analisi delle informazioni raccolte e contribuiscono a comunicare le informazioni provenienti dall’Agenzia agli utenti finali nei Paesi membri.
Altri importanti partner e fonti di informazione per l’AEA sono costituiti da organizzazioni europee ed internazionali quali l’Ufficio statistico (Eurostat) e il Centro comune di ricerca.
Piacenza, 4.12.2017
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