Filiera di gestione del rifiuto corretta? Serve l'Esperto Campionatore

Vogliamo essere sicuri che la nostra filiera di gestione del rifiuto sia corretta? Allora serve avere un Esperto Campionatore nel nostro team.
Autorizzazioni e certificazioni sono importanti, se non essenziali, ma per avere certezze sul rifiuto non esiste ulteriore strada: andare, prendere in modo scientifico un campione di rifiuto e sottoporlo a controllo analitico.
A meno di non avere doti paranormali o la sfera di cristallo, affermare che il rifiuto è “a posto” con il solo sguardo (per risparmiare sui costi di analisi) porta solo diritti alla denuncia penale.

L’importanza dell’Esperto Campionatore Rifiuti

L’Esperto Campionatore Rifiuti ha un ruolo estremamente importante all’interno della filiera dei rifiuti. In base alle sue determinazioni e conclusioni si decide come gestire il rifiuto: classificazione, attribuzione corretta EER (il codice utilizzato per classificare un rifiuto sia pericoloso che non pericoloso all’interno del Elenco Europeo dei Rifiuti), valutazione dello stato chimico, decisione sugli impianti a cui destinare il tutto, ecc. Un errore può costare veramente caro, si in termini economici che in termini amministrativi e/o penali.
L’Esperto Campionatore, inoltre, deve essere una persona che ha competenze parecchio estese, che vanno dalla chimica, alla geologia di base, ma anche alla conoscenza delle norme di legge.
Inoltre bisogna saper campionare in sicurezza, per non esporre la nostra persona e gli altri al rischio di infortuni (anche gravi).
La normativa UNI 10802:2013, in vigore dal 6 agosto 2013, fornisce linee guida dettagliate riguardanti diversi aspetti del campionamento dei rifiuti. La Norma richiede all’esperto campionatore di essere ben versato nelle seguenti aree:

• Definizione di un piano di campionamento accurato;
• Tecniche di campionamento manuale applicate a una vasta gamma di rifiuti, che possono essere liquidi, granulari, pastosi, grossolani, monolitici o fanghi, ciascuno con diverse caratteristiche fisiche e necessità di conservazione a breve termine;
• Procedure per ridurre le dimensioni dei campioni raccolti sul campo, agevolando così il loro trasporto al laboratorio;
• Documentazione dettagliata per garantire la tracciabilità di tutte le fasi del campionamento;
• Protocolli per l’adeguato imballaggio, la conservazione e lo stoccaggio temporaneo o il trasporto dei campioni di rifiuti;
• Procedure per ridurre le dimensioni dei campioni in vista delle analisi di laboratorio;
• Metodi per la preparazione ed esecuzione delle analisi sugli eluati.

Queste competenze sono essenziali per garantire campionamenti accurati e rappresentativi, nonché per la gestione appropriata dei campioni durante tutte le fasi del processo.

Esperto Campionatore: oltre i rifiuti

Ma non esistono solo i rifiuti da campionare.
Le Terre e Rocce da Scavo (che escono dal regime dei rifiuti e vengono gestite secondo il DPR 120/17) devono essere controllate analiticamente. Anche qui l’Esperto Campionatore può agire con competenza.
Per attribuire il marchio CE a materiale naturale (ghiaia e sabbia, ecc.) ma anche a tutti quei prodotti che “cessano la qualifica di rifiuto” (tipo macerie) se sottoposti a determinate operazioni, l’Esperto campionatore svolge il ruolo primario per ottenere la certificazione dei materiali.

Ed è per questo che è stato creato il Corso Esperto Campionatore presso TuttoAmbiente.
Iscrivetevi al primo corso disponibile, così da ottenere le necessarie conoscenze per gestire correttamente i rifiuti (ma anche i materiali da riciclo, come le Terre da Scavo e molto altro).

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