Preveniamo rischi Risolviamo problemi Formiamo competenze
"Mi occupo di diritto ambientale da oltre trent’anni TuttoAmbiente è la guida più autorevole per la formazione e la consulenza ambientale Conta su di noi" Stefano Maglia
Giurista Ambientale: chi è, cosa fa, come si diventa?
di Francesco Marazzi
Categoria: Rifiuti
Il successo della green economy e della circular economy e gli importanti investimenti del presente e del futuro sul settore ambientale e dell’energia hanno creato i presupposti per la richiesta e il diffondersi di numerose nuove figure professionali operanti nel settore. Tra queste ce n’è una che fino a pochi anni fa era vista come marginale e che invece sempre più negli anni a venire sarà imprescindibile per potersi muovere in modo consapevole e protetto in questi ambiti. Stiamo parlando del Giurista Ambientale, un lavoro che di recente è addirittura stato segnalato da Il Sole 24 Ore come uno dei migliori dieci “green jobs” del futuro. Ma chi è di preciso il Giurista Ambientale? Come si diventa tale? Di cosa si occupa? Dove lavora? E, soprattutto, quanto guadagna? Proveremo in questo articolo a rispondere a tutte queste domande e a tante altre curiosità.
Il Giurista Ambientale è un laureato in giurisprudenza (condizione sine qua non) che, inizialmente attraverso il suo percorso formativo universitario (anche se spesso il diritto ambientale non è nemmeno studiato nelle facoltà di giurisprudenza) e successivamente tramite adeguati corsi di aggiornamento, convegni, seminari, Master, ha approfondito la affascinante – e allo stesso tempo – complessa materia del diritto ambientale. Questa disciplina è per sua natura in continua evoluzione ed interdisciplinare: tocca, infatti, numerosi altri ambiti scientifici quali l’ecologia, l’economia, la chimica, la geologia e la fisica.
Che si sia avvocato o no, tutti coloro che desiderano intraprendere una professione di questo tipo devono acquisire una notevole conoscenza ed esperienza nel districarsi tra le innumerevoli norme – spesso tecniche – di diverso rango che ne costituiscono le fonti, sapere utilizzare gli strumenti di ricerca e cognizione propri del giurista ambientale (Riviste scientifiche, Gazzette Ufficiali, Codici, Circolari, Sentenze, Manuali, Testo Unico Ambientale, ecc.) al fine di risolvere così i problemi tipici che la normativa ambientale genera sia nell’ambito privato sia in quello pubblico. Il giurista ambientale non deve necessariamente essere un avvocato specializzato in contenzioso ambientale o in diritto penale ambientale. Tale figura professionale, a oggi, non ha ancora un relativo Albo/Ordine professionale, né richiede il superamento di un esame di stato. Il suo è dunque un profilo versatile, adatto a rispondere a diverse richieste consulenziali e non solo e che si presta bene anche all’esercizio della libera professione. Nel contesto anglosassone, per esempio, già da diversi anni il giurista ambientale ha iniziato ad avere una forte richiesta nel mercato del lavoro. Questa figura viene spesso identificata con l’appellativo di Environmental Lawyer che però crea facile confusione visto che in tale sigla viene anche spesso ricompresa un’altra figura professionale tipica, ossia l’Avvocato (Barrister) esperto in diritto ambientale, che come appena precisato è una figura ben diversa.
Il giurista ambientale, oltre a dover essere adeguatamente preparato e costantemente aggiornato, deve avere in dote o in dono fin da subito una grande passione per la tutela dell’ambiente e le problematiche a essa connesse: da quelle di carattere globale come, per esempio, la questione del cambiamento climatico antropogenico, la transizione energetica, l’inquinamento degli oceani, fino a quelle più prossime alla realtà locale e di diretto impatto anche sulla salute delle persone: inquinamento atmosferico, bonifiche dei terreni contaminati, smaltimenti illeciti di rifiuti, ecc.
Coloro che intraprendono questa carriera sono spesso liberi professionisti che concorrono a tutelare l’ambiente e la salute delle persone con un approccio olistico, volto alla realizzazione del principio fondante di questa disciplina, ossia quello dello sviluppo sostenibile. La parola d’ordine è prevenzione. Questa è la vera mission del giurista ambientale. Per l’ambiente e per tutti coloro che rischiano pesanti sanzioni in una materia complessa e sottovalutata.
2. Cosa fa il Giurista Ambientale?
Il giurista ambientale è una figura professionale trasversale che, grazie alla sua esperienza e al suo know-how, è in grado di interpretare correttamente le norme comunitarie, nazionali e locali e si pone al servizio delle imprese (sia piccole, medie e/o grandi) che intendono operare nel pieno rispetto della normativa ed evitare potenziali rischi e sanzioni di qualunque natura (amministrative, civili e/o penali). Il compito del giurista ambientale è quello di coordinare e definire le modalità e le procedure all’interno del contesto aziendale, di concerto con altre aree e/o business unit, nell’ottica di rispettare continuamente la normativa ambientale, garantendone così la cosiddetta compliance sia alle norme cogenti sia ai diversi titoli autorizzativi ambientali.
Il suo ruolo è spesso svolto a diretto contatto con il management aziendale (Board e i vari Comitati) e gli sono richieste prestazioni di alto livello, diverse e ulteriori rispetto a quelle di altre figure interne all’impresa, quali ad esempio il consulente ambientale o l’HSE manager. Spettano al giurista ambientale anche l’attività di coordinamento e di promozione di una cultura ambientale e sostenibile all’interno dell’azienda stessa.
3. Dove lavora il Giurista Ambientale?
Il giurista ambientale, generalmente, esercita la sua professione in qualità di libero professionista operando così per diversi clienti (sia pubblici sia privati). Inoltre si può anche collocare direttamente nelle realtà imprenditoriali (principalmente quelle medie e grandi) supportando l’ufficio legale, e/o ambientale, le aree sustainability e di comunicazione, HSE e Risk management, fornendo obiettivi e modalità/strumenti adeguati per raggiungerli a tutto il management aziendale prevenendo i rischi e pianificando le opzioni più strategiche per garantire la piena compliance normativa dal punto di vista ambientale garantendo un livello alto di supporto che supera di gran lunga quello del consulente ambientale (altra figura essenziale) che invece agisce sicuramente sugli aspetti più operativi e immediati.
Anche nel settore pubblico è in continua crescita la richiesta di questa figura professionale per poter far fronte all’elevata necessità di competenze negli uffici tecnici dei principali ministeri (ambiente, energia, trasporti, agricoltura, sviluppo economico), negli uffici regionali, provinciali e comunali nonché in tutti le agenzie di prevenzione e controllo ambientale. Le competenze del giurista ambientale sono indispensabili per poter applicare correttamente tutta la normativa comunitaria a livello nazionale e di conseguenza a livello locale supportando così anche l’attività legislativa e politica in materia ambientale. Pur non essendo necessariamente un avvocato, il giurista ambientale può trovare ampio spazio anche nell’ambito legale andando a supportare gli studi professionali, principalmente in quelli specializzati in diritto ambientale, e dunque gli avvocati, in relazione a tutte quelle cause che richiedo cognizioni tecnico-specialistiche approfondite. Infine, va segnalato che tutti gli organi di controllo ambientale (es. carabinieri della tutela dell’ambiente, corpo forestale, ecc.) richiedono già figure con una adeguata preparazione, formazione ambientale e competenza in ambito legale ambientale.
4. Quanto guadagna un Giurista Ambientale?
Essendo un lavoro di grandi responsabilità e di grandi competenze, il giurista ambientale sia come libero professionista, sia nell’ambito privato e/o in quello pubblico, può raggiungere una retribuzione decisamente elevata. Questo aspetto è da tenere in considerazione per tutti coloro che vogliono intraprendere a breve questa carriera. La richiesta di competenze così specialistiche permette al giurista ambientale di posizionarsi sul mercato con elevate probabilità di ingenti guadagni.
5. Come si diventa Giurista Ambientale?
Per diventare giuristi ambientali, oltre alla laurea in Giurisprudenza, occorre continuare a formarsi ed aggiornarsi in maniera costante. È questo l’unico e vero segreto del giurista: essere sempre aggiornato. Oggi un neolaureato in giurisprudenza che desidera intraprendere seriamente la carriera del giurista ambientale non può far altro che affidarsi e lasciarsi guidare da dei veri esperti del settore. Un giurista ambientale deve seguire un vero e proprio Maestro (e anche più di uno). Occorre dunque imparare un metodo, conoscere gli strumenti, leggere, studiare e analizzare la norma.
Per questo motivo da oltre vent’anni la società TuttoAmbiente SpA, sotto il coordinamento scientifico di Stefano Maglia (uno dei primi e massimi Giuristi Ambientali italiani, per oltre vent’anni docente universitario di Diritto ambientale ed attualmente Presidente nazionale di AssIEA), riunisce i più noti esperti ambientali a livello nazionale e insieme a loro promuove e coordina la omonima rivista scientifica e gli innumerevoli corsi di aggiornamento, e di perfezionamento professionale volti a garantire ai giuristi ambientali delle adeguate competenze e conoscenze sempre aggiornate della normativa ambientale (sia europea sia nazionale). In primis la Scuola di Perfezionamento Giurista Ambientale, novità assoluta del 2021.
Ma anche incontri con l’esperto, corsi di formazione certificati di alto livello (sia in presenza sia da remoto), corsi intensivi quali ad esempio il Master in Diritto Ambientale (erogato anche in modalità e-learning nel Master FAD Diritto Ambientale) o ancora specifiche Scuole intensive di perfezionamento: un’offerta formativa unica nel suo genere, in grado di formare in maniera completa dei nuovi, validi e autorevoli giuristi ambientali.
6. Giurista Ambientale: quali prospettive per il futuro?
La green economy e anche la più recente circular economy hanno sicuramente gettato le basi in questi ultimi anni per far emergere questa figura professionale, che fino a qualche anno fa era considerata una professione esclusivamente di nicchia, solo per pochi adepti o per semplici cultori. Oggi invece il giurista ambientale inizia ad avere un ruolo chiave e, sia a livello nazionale sia a livello europeo, ed assumerà sempre più grande rilievo nei prossimi anni: basti pensare che nel prossimo decennio l’Agenda 2030 della Nazioni Unite ha previsto per la comunità internazionale il raggiungimento dei 17 obiettivi dello sviluppo sostenibile (c.d. SDGs), mentre è fissato per il 2050 il raggiungimento dell’obiettivo di emissioni zero in Europa con il Green New Deal e la neutralità climatica.
Diversi investimenti sono stati dunque dirottati verso il settore ambientale ed energetico. Questo aspetto significativo lascia intendere che il mercato del lavoro avrà un bisogno sempre più crescente di giuristi ambientali. Il lavoro del giurista ambientale è addirittura recentemente rientrato nella Top ten dei green jobs, come segnalato in un articolo del quotidiano Il Sole 24 Ore, nel quale si segnalava come la maggior parte delle aziende, secondo quanto emerso da un rapporto di UnionCamere, ritenesse ormai fondamentale per il proprio business tale tipologia di competenze specifiche del diritto ambientale.
Già nel 2018, come emerso nel decimo Rapporto “GreenItaly” redatto dalla Fondazione Symbola e UnionCamere, i green jobs in Italia avevano già superato quota 3 milioni ed era previsto che raggiungessero quota 3,5 a fine 2019. Non c’è dunque miglior investimento formativo per un neo-giurista millenials di dedicarsi all’interessante mondo del diritto ambientale per dare un contributo utile alla salvaguardia del pianeta e di tutti coloro che lo popolano, scegliendo una carriera chiave, affascinante e di alto livello di cui il mercato del lavoro avrà sempre più bisogno da qui al 2050 e oltre.
Francesco Marazzi è per TuttoAmbiente il Responsabile consulenze tecniche ambientali e Formazione A Distanza (FAD).
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Giurista Ambientale: chi è, cosa fa, come si diventa?
di Francesco Marazzi
Il successo della green economy e della circular economy e gli importanti investimenti del presente e del futuro sul settore ambientale e dell’energia hanno creato i presupposti per la richiesta e il diffondersi di numerose nuove figure professionali operanti nel settore.
Tra queste ce n’è una che fino a pochi anni fa era vista come marginale e che invece sempre più negli anni a venire sarà imprescindibile per potersi muovere in modo consapevole e protetto in questi ambiti.
Stiamo parlando del Giurista Ambientale, un lavoro che di recente è addirittura stato segnalato da Il Sole 24 Ore come uno dei migliori dieci “green jobs” del futuro.
Ma chi è di preciso il Giurista Ambientale? Come si diventa tale? Di cosa si occupa? Dove lavora? E, soprattutto, quanto guadagna?
Proveremo in questo articolo a rispondere a tutte queste domande e a tante altre curiosità.
Indice:
Capitolo 1: Chi è il Giurista Ambientale?
Capitolo 2: Cosa fa il Giurista Ambientale?
Capitolo 3: Dove lavora il Giurista Ambientale?
Capitolo 4: Quanto guadagna un Giurista Ambientale?
Capitolo 5: Come si diventa Giurista Ambientale?
Capitolo 6: Giurista Ambientale: quali prospettive per il futuro?
1. Chi è il Giurista Ambientale?
Il Giurista Ambientale è un laureato in giurisprudenza (condizione sine qua non) che, inizialmente attraverso il suo percorso formativo universitario (anche se spesso il diritto ambientale non è nemmeno studiato nelle facoltà di giurisprudenza) e successivamente tramite adeguati corsi di aggiornamento, convegni, seminari, Master, ha approfondito la affascinante – e allo stesso tempo – complessa materia del diritto ambientale.
Questa disciplina è per sua natura in continua evoluzione ed interdisciplinare: tocca, infatti, numerosi altri ambiti scientifici quali l’ecologia, l’economia, la chimica, la geologia e la fisica.
Che si sia avvocato o no, tutti coloro che desiderano intraprendere una professione di questo tipo devono acquisire una notevole conoscenza ed esperienza nel districarsi tra le innumerevoli norme – spesso tecniche – di diverso rango che ne costituiscono le fonti, sapere utilizzare gli strumenti di ricerca e cognizione propri del giurista ambientale (Riviste scientifiche, Gazzette Ufficiali, Codici, Circolari, Sentenze, Manuali, Testo Unico Ambientale, ecc.) al fine di risolvere così i problemi tipici che la normativa ambientale genera sia nell’ambito privato sia in quello pubblico.
Il giurista ambientale non deve necessariamente essere un avvocato specializzato in contenzioso ambientale o in diritto penale ambientale.
Tale figura professionale, a oggi, non ha ancora un relativo Albo/Ordine professionale, né richiede il superamento di un esame di stato. Il suo è dunque un profilo versatile, adatto a rispondere a diverse richieste consulenziali e non solo e che si presta bene anche all’esercizio della libera professione.
Nel contesto anglosassone, per esempio, già da diversi anni il giurista ambientale ha iniziato ad avere una forte richiesta nel mercato del lavoro. Questa figura viene spesso identificata con l’appellativo di Environmental Lawyer che però crea facile confusione visto che in tale sigla viene anche spesso ricompresa un’altra figura professionale tipica, ossia l’Avvocato (Barrister) esperto in diritto ambientale, che come appena precisato è una figura ben diversa.
Il giurista ambientale, oltre a dover essere adeguatamente preparato e costantemente aggiornato, deve avere in dote o in dono fin da subito una grande passione per la tutela dell’ambiente e le problematiche a essa connesse: da quelle di carattere globale come, per esempio, la questione del cambiamento climatico antropogenico, la transizione energetica, l’inquinamento degli oceani, fino a quelle più prossime alla realtà locale e di diretto impatto anche sulla salute delle persone: inquinamento atmosferico, bonifiche dei terreni contaminati, smaltimenti illeciti di rifiuti, ecc.
Coloro che intraprendono questa carriera sono spesso liberi professionisti che concorrono a tutelare l’ambiente e la salute delle persone con un approccio olistico, volto alla realizzazione del principio fondante di questa disciplina, ossia quello dello sviluppo sostenibile.
La parola d’ordine è prevenzione. Questa è la vera mission del giurista ambientale. Per l’ambiente e per tutti coloro che rischiano pesanti sanzioni in una materia complessa e sottovalutata.
2. Cosa fa il Giurista Ambientale?
Il giurista ambientale è una figura professionale trasversale che, grazie alla sua esperienza e al suo know-how, è in grado di interpretare correttamente le norme comunitarie, nazionali e locali e si pone al servizio delle imprese (sia piccole, medie e/o grandi) che intendono operare nel pieno rispetto della normativa ed evitare potenziali rischi e sanzioni di qualunque natura (amministrative, civili e/o penali).
Il compito del giurista ambientale è quello di coordinare e definire le modalità e le procedure all’interno del contesto aziendale, di concerto con altre aree e/o business unit, nell’ottica di rispettare continuamente la normativa ambientale, garantendone così la cosiddetta compliance sia alle norme cogenti sia ai diversi titoli autorizzativi ambientali.
Il suo ruolo è spesso svolto a diretto contatto con il management aziendale (Board e i vari Comitati) e gli sono richieste prestazioni di alto livello, diverse e ulteriori rispetto a quelle di altre figure interne all’impresa, quali ad esempio il consulente ambientale o l’HSE manager.
Spettano al giurista ambientale anche l’attività di coordinamento e di promozione di una cultura ambientale e sostenibile all’interno dell’azienda stessa.
3. Dove lavora il Giurista Ambientale?
Il giurista ambientale, generalmente, esercita la sua professione in qualità di libero professionista operando così per diversi clienti (sia pubblici sia privati).
Inoltre si può anche collocare direttamente nelle realtà imprenditoriali (principalmente quelle medie e grandi) supportando l’ufficio legale, e/o ambientale, le aree sustainability e di comunicazione, HSE e Risk management, fornendo obiettivi e modalità/strumenti adeguati per raggiungerli a tutto il management aziendale prevenendo i rischi e pianificando le opzioni più strategiche per garantire la piena compliance normativa dal punto di vista ambientale garantendo un livello alto di supporto che supera di gran lunga quello del consulente ambientale (altra figura essenziale) che invece agisce sicuramente sugli aspetti più operativi e immediati.
Anche nel settore pubblico è in continua crescita la richiesta di questa figura professionale per poter far fronte all’elevata necessità di competenze negli uffici tecnici dei principali ministeri (ambiente, energia, trasporti, agricoltura, sviluppo economico), negli uffici regionali, provinciali e comunali nonché in tutti le agenzie di prevenzione e controllo ambientale.
Le competenze del giurista ambientale sono indispensabili per poter applicare correttamente tutta la normativa comunitaria a livello nazionale e di conseguenza a livello locale supportando così anche l’attività legislativa e politica in materia ambientale.
Pur non essendo necessariamente un avvocato, il giurista ambientale può trovare ampio spazio anche nell’ambito legale andando a supportare gli studi professionali, principalmente in quelli specializzati in diritto ambientale, e dunque gli avvocati, in relazione a tutte quelle cause che richiedo cognizioni tecnico-specialistiche approfondite.
Infine, va segnalato che tutti gli organi di controllo ambientale (es. carabinieri della tutela dell’ambiente, corpo forestale, ecc.) richiedono già figure con una adeguata preparazione, formazione ambientale e competenza in ambito legale ambientale.
4. Quanto guadagna un Giurista Ambientale?
Essendo un lavoro di grandi responsabilità e di grandi competenze, il giurista ambientale sia come libero professionista, sia nell’ambito privato e/o in quello pubblico, può raggiungere una retribuzione decisamente elevata.
Questo aspetto è da tenere in considerazione per tutti coloro che vogliono intraprendere a breve questa carriera. La richiesta di competenze così specialistiche permette al giurista ambientale di posizionarsi sul mercato con elevate probabilità di ingenti guadagni.
5. Come si diventa Giurista Ambientale?
Per diventare giuristi ambientali, oltre alla laurea in Giurisprudenza, occorre continuare a formarsi ed aggiornarsi in maniera costante. È questo l’unico e vero segreto del giurista: essere sempre aggiornato.
Oggi un neolaureato in giurisprudenza che desidera intraprendere seriamente la carriera del giurista ambientale non può far altro che affidarsi e lasciarsi guidare da dei veri esperti del settore. Un giurista ambientale deve seguire un vero e proprio Maestro (e anche più di uno).
Occorre dunque imparare un metodo, conoscere gli strumenti, leggere, studiare e analizzare la norma.
Per questo motivo da oltre vent’anni la società TuttoAmbiente SpA, sotto il coordinamento scientifico di Stefano Maglia (uno dei primi e massimi Giuristi Ambientali italiani, per oltre vent’anni docente universitario di Diritto ambientale ed attualmente Presidente nazionale di AssIEA), riunisce i più noti esperti ambientali a livello nazionale e insieme a loro promuove e coordina la omonima rivista scientifica e gli innumerevoli corsi di aggiornamento, e di perfezionamento professionale volti a garantire ai giuristi ambientali delle adeguate competenze e conoscenze sempre aggiornate della normativa ambientale (sia europea sia nazionale).
In primis la Scuola di Perfezionamento Giurista Ambientale, novità assoluta del 2021.
Ma anche incontri con l’esperto, corsi di formazione certificati di alto livello (sia in presenza sia da remoto), corsi intensivi quali ad esempio il Master in Diritto Ambientale (erogato anche in modalità e-learning nel Master FAD Diritto Ambientale) o ancora specifiche Scuole intensive di perfezionamento: un’offerta formativa unica nel suo genere, in grado di formare in maniera completa dei nuovi, validi e autorevoli giuristi ambientali.
6. Giurista Ambientale: quali prospettive per il futuro?
La green economy e anche la più recente circular economy hanno sicuramente gettato le basi in questi ultimi anni per far emergere questa figura professionale, che fino a qualche anno fa era considerata una professione esclusivamente di nicchia, solo per pochi adepti o per semplici cultori.
Oggi invece il giurista ambientale inizia ad avere un ruolo chiave e, sia a livello nazionale sia a livello europeo, ed assumerà sempre più grande rilievo nei prossimi anni: basti pensare che nel prossimo decennio l’Agenda 2030 della Nazioni Unite ha previsto per la comunità internazionale il raggiungimento dei 17 obiettivi dello sviluppo sostenibile (c.d. SDGs), mentre è fissato per il 2050 il raggiungimento dell’obiettivo di emissioni zero in Europa con il Green New Deal e la neutralità climatica.
Diversi investimenti sono stati dunque dirottati verso il settore ambientale ed energetico. Questo aspetto significativo lascia intendere che il mercato del lavoro avrà un bisogno sempre più crescente di giuristi ambientali.
Il lavoro del giurista ambientale è addirittura recentemente rientrato nella Top ten dei green jobs, come segnalato in un articolo del quotidiano Il Sole 24 Ore, nel quale si segnalava come la maggior parte delle aziende, secondo quanto emerso da un rapporto di UnionCamere, ritenesse ormai fondamentale per il proprio business tale tipologia di competenze specifiche del diritto ambientale.
Già nel 2018, come emerso nel decimo Rapporto “GreenItaly” redatto dalla Fondazione Symbola e UnionCamere, i green jobs in Italia avevano già superato quota 3 milioni ed era previsto che raggiungessero quota 3,5 a fine 2019.
Non c’è dunque miglior investimento formativo per un neo-giurista millenials di dedicarsi all’interessante mondo del diritto ambientale per dare un contributo utile alla salvaguardia del pianeta e di tutti coloro che lo popolano, scegliendo una carriera chiave, affascinante e di alto livello di cui il mercato del lavoro avrà sempre più bisogno da qui al 2050 e oltre.
Francesco Marazzi è per TuttoAmbiente il Responsabile consulenze tecniche ambientali e Formazione A Distanza (FAD).
Piacenza, 13 gennaio 2021
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