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Nel DL Competitività approvato dall’Assemblea del Senato debuttano nuove misure in materia ambientale, introdotte durante il dibattito parlamentare e, poi, recepite nel maxiemendamento del Governo. Il DL citato è ora all’esame della Camera. Non si tratta di grandi misure generali, ma di norme che affrontano diverse situazioni particolari. Ma che potrebbero anche sparire per effetto di alcuni emendamenti soppressivi e selettivi che il Governo vorrebbe far “passare” alla Camera, per poi tornare al Senato per l’approvazione finale. Innanzitutto viene previsto il varo di un decreto che semplifichi le operazioni di trasporto, stoccaggio e preparazione per il riutilizzo degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio non pericolosi prodotti nell’ambito delle attività delle imprese. Nel decreto verrà previsto che il deposito dei rifiuti presso il luogo o i luoghi di raggruppamento iscritti nell’apposita sezione dell’Albo nazionale gestori ambientali non sia soggetto ad autorizzazione a condizione che vengano rispettati i limiti quantitativi e temporali e le ulteriori condizioni per il deposito temporaneo dei rifiuti e con l’adozione di un documento semplificato di trasporto. Unico neo è che sarà necessario un ulteriore decreto di attuazione. Un altro capitolo riguarda le novità afferenti il campo agricolo. Infatti, le attività di raggruppamento e abbruciamento in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri cubi per ettaro dei materiali agricoli effettuate nel luogo di produzione, ora costituiscono normali pratiche agricole consentite per il reimpiego dei materiali come sostanze concimanti o ammendanti, e non attività di gestione dei rifiuti. Resta fermo che nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata. Inoltre, gli imprenditori agricoli potranno sostituire il registro di carico e scarico con la conservazione della scheda SISTRI in formato fotografico digitale inoltrata dal destinatario. L’archivio informatico è accessibileon-linesul portale del destinatario, in apposita sezione, con nome dell’utente epassworddedicati. Nuove norme anche per le operazioni di prelievo, raggruppamento, cernita è deposito preliminari alla raccolta di materiali o sostanze naturali derivanti da eventi atmosferici o meteorici, ivi incluse mareggiate e piene, anche ove frammisti ad altri materiali di origine antropica effettuate, nel tempo tecnico strettamente necessario, presso il medesimo sito nel quale detti eventi li hanno depositati, che non costituiranno attività di gestione dei rifiuti. Dagli aventi atmosferici, si passa ai materiali dragati. Essi se sono sottoposti ad operazioni di recupero in casse di colmata o in altri impianti autorizzati ai sensi della normativa vigente, cessano di essere rifiuti se, all’esito delle operazioni di recupero, che possono consistere anche in operazioni di cernita e selezione, soddisfano e sono utilizzati rispettando i requisiti e condizioni previste per legge. Detti materiali durante la movimentazione saranno accompagnati unicamente da una comunicazione di e dal documento di trasporto o da copia del contratto di trasporto redatto in forma scritta o dalla scheda di trasporto. Altre nuove misure riguardano più direttamente il recupero dei rifiuti. Nel caso di trasporto transfrontaliero il ritorno del formulario dovrà avvenire entro il termine standard di tre mesi, previsto per le tratte nazionali e non più sei mesi come previsto fino ad oggi per l’export dei rifiuti. Ricordiamo che il ritorno del formulario è rilevante per determinare correttamente la responsabilità del produttore. Ma nel testo all’esame alla Camera troviamo anche norme più interessanti sotto il profilo del recupero, come quelle che fissano introducono una procedure per l’attuazione dell’EOW o che prevedono l’attività di ricognizione delle caratteristiche di un materiale come una vera e propria attività di recupero. Ancora sono introdotte nuove procedure per l’utilizzazione dei Rifiuti in Lista Verde negli impianti provvisti di AIA. La competitività in materia ambientale in fondo è fatta di piccole misure. Chissà se resisteranno alla prova della Camera.
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La competitività è fatta di piccole cose
di Massimo Medugno
Nel DL Competitività approvato dall’Assemblea del Senato debuttano nuove misure in materia ambientale, introdotte durante il dibattito parlamentare e, poi, recepite nel maxiemendamento del Governo. Il DL citato è ora all’esame della Camera.
Non si tratta di grandi misure generali, ma di norme che affrontano diverse situazioni particolari. Ma che potrebbero anche sparire per effetto di alcuni emendamenti soppressivi e selettivi che il Governo vorrebbe far “passare” alla Camera, per poi tornare al Senato per l’approvazione finale.
Innanzitutto viene previsto il varo di un decreto che semplifichi le operazioni di trasporto, stoccaggio e preparazione per il riutilizzo degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio non pericolosi prodotti nell’ambito delle attività delle imprese.
Nel decreto verrà previsto che il deposito dei rifiuti presso il luogo o i luoghi di raggruppamento iscritti nell’apposita sezione dell’Albo nazionale gestori ambientali non sia soggetto ad autorizzazione a condizione che vengano rispettati i limiti quantitativi e temporali e le ulteriori condizioni per il deposito temporaneo dei rifiuti e con l’adozione di un documento semplificato di trasporto. Unico neo è che sarà necessario un ulteriore decreto di attuazione.
Un altro capitolo riguarda le novità afferenti il campo agricolo.
Infatti, le attività di raggruppamento e abbruciamento in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri cubi per ettaro dei materiali agricoli effettuate nel luogo di produzione, ora costituiscono normali pratiche agricole consentite per il reimpiego dei materiali come sostanze concimanti o ammendanti, e non attività di gestione dei rifiuti. Resta fermo che nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata. Inoltre, gli imprenditori agricoli potranno sostituire il registro di carico e scarico con la conservazione della scheda SISTRI in formato fotografico digitale inoltrata dal destinatario. L’archivio informatico è accessibile on-line sul portale del destinatario, in apposita sezione, con nome dell’utente e password dedicati.
Nuove norme anche per le operazioni di prelievo, raggruppamento, cernita è deposito preliminari alla raccolta di materiali o sostanze naturali derivanti da eventi atmosferici o meteorici, ivi incluse mareggiate e piene, anche ove frammisti ad altri materiali di origine antropica effettuate, nel tempo tecnico strettamente necessario, presso il medesimo sito nel quale detti eventi li hanno depositati, che non costituiranno attività di gestione dei rifiuti.
Dagli aventi atmosferici, si passa ai materiali dragati. Essi se sono sottoposti ad operazioni di recupero in casse di colmata o in altri impianti autorizzati ai sensi della normativa vigente, cessano di essere rifiuti se, all’esito delle operazioni di recupero, che possono consistere anche in operazioni di cernita e selezione, soddisfano e sono utilizzati rispettando i requisiti e condizioni previste per legge.
Detti materiali durante la movimentazione saranno accompagnati unicamente da una comunicazione di e dal documento di trasporto o da copia del contratto di trasporto redatto in forma scritta o dalla scheda di trasporto.
Altre nuove misure riguardano più direttamente il recupero dei rifiuti.
Nel caso di trasporto transfrontaliero il ritorno del formulario dovrà avvenire entro il termine standard di tre mesi, previsto per le tratte nazionali e non più sei mesi come previsto fino ad oggi per l’export dei rifiuti. Ricordiamo che il ritorno del formulario è rilevante per determinare correttamente la responsabilità del produttore.
Ma nel testo all’esame alla Camera troviamo anche norme più interessanti sotto il profilo del recupero, come quelle che fissano introducono una procedure per l’attuazione dell’EOW o che prevedono l’attività di ricognizione delle caratteristiche di un materiale come una vera e propria attività di recupero. Ancora sono introdotte nuove procedure per l’utilizzazione dei Rifiuti in Lista Verde negli impianti provvisti di AIA.
La competitività in materia ambientale in fondo è fatta di piccole misure.
Chissà se resisteranno alla prova della Camera.
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