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Aggiornamento idoneità Responsabile Tecnico: cosa fare a 7 mesi dalla scadenza

di Marco Casadei,

Categoria: Rifiuti

L’occasione è propizia, vista le continue richieste di chiarimento pervenute, per ricordare le condizioni che sussistono affinché, al termine del periodo transitorio, o della validità quinquennale dell’idoneità, si possa continuare a ricoprire l’incarico di Responsabile Tecnico.

Il necessario chiarimento risulta essere doveroso, per evitare che alla scadenza del 16 ottobre 2023, alcuni Responsabili Tecnici in carica si trovino costretti a interrompere la loro attività.

Il requisito dell’idoneità viene acquisito mediante superamento della verifica iniziale costituita sia del modulo obbligatorio per tutte le categorie (composto si ricorda prevalentemente da quesiti relativi alla normativa nazionale ed europea dei rifiuti, e dalle disposizioni relative alla normativa dell’Albo gestori ambientali e del Responsabile Tecnico), che dal modulo specialistico relativo alla categoria per la quale si intende ricoprire l’incarico.

Pertanto, alla scadenza quinquennale di validità dell’idoneità, si dovrà sostenere e superare con esito positivo la verifica di aggiornamento sia del modulo obbligatorio che del modulo specialistico; per entrambi si hanno a disposizione 12 mesi di tempo prima della scadenza – quindi dal 4 anno in poi, per superare la prova.

Dedichiamoci ora ai Responsabili Tecnici che erano già in carica alla data di entrata in vigore della riforma della regolamentazione delle disposizioni del Responsabile Tecnico, ovvero il 16 ottobre 2017; costoro potevano, e possono attualmente, continuare a ricoprire l’incarico per un periodo di 6 anni (inizialmente 5 poi innalzato per l’emergenza pandemica Covid-19), al termine del quale sono obbligati all’aggiornamento dell’idoneità.

Tale disposizione non è stata introdotta dall’Albo gestori bensì dal legislatore, e la troviamo nell’art. 13 comma 4 del Dm 120/2014; pertanto, si potrebbe sostenere, con ragionevole convinzione, che alla data del 16 ottobre 2017 è come se tutti i Responsabili Tecnici allora in carica avessero sostenuto “fittiziamente” la verifica iniziale.

Preso atto che la Verifica inziale consta dell’idoneità conseguita sia nel modulo obbligatorio per tutte le categorie che nel modulo specialistico, ecco che entro il 16 ottobre pv si dovranno aggiornare entrambi i moduli per continuare a ricoprire l’incarico, e per prorogare fino al 16 ottobre 2028 la propria idoneità.

Si ricorda che il modulo obbligatorio per tutte le categorie è un requisito base al quale si deve “aggiungere” il/i modulo/i specialistico/i per avere il requisito minimo necessario per lo svolgimento dell’incarico; la prova del suo aggiornamento prevede di rispondere a 40 quiz a risposta multipla con 4 opzioni di risposta, selezionati su un campione di 250 circa quesiti (molti di meno rispetto alla verifica iniziale), e si deve raggiungere il punteggio soglia di 28 punti.

Mentre per aggiornare il modulo specialistico le regole non cambiano per quanto riguarda le modalità della prova, salvo che i quesiti sono gli stessi della verifica inziale, mentre il punteggio soglia da raggiungere è pari a 30 punti.

Al momento l’Albo prevede di organizzare oltre 50 prove d’idoneità sparse sull’intero territorio nazionale e, considerate le tempistiche previste tra l’iscrizione alla prova e il suo esito, ci sono 3, forse 4 prove alle quali è possibile iscriversi prima della scadenza del periodo transitorio; considerato che i moduli della verifica si possono sostenere e superare anche in momenti diversi, purché prima della scadenza, è opportuno provare a sostenere le verifiche quanto prima per evitare la perdita del requisito, sia personalmente che per l’impresa iscritta all’Albo.

Scuola per Responsabili Tecnici Gestione Rifiuti e-learning (formazione a distanza)

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