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Stefano Maglia

Risk Assessment Ambientale: il DVR ambientale per le aziende

di Francesco Marazzi

Categoria: Audit

Risk Assessment Ambientale: il DVR ambientale per le aziende
Con oltre 30 anni di servizi di consulenza legale ambientale erogati in Italia, TuttoAmbiente è tra le aziende più esperte e preparate del settore. Stefano Maglia dirige un team di consulenti ambientali composto da professionisti aggiornati e competenti che hanno seguito, e continuano a seguire, oltre 150 aziende con un servizio di consulenza continuativa personalizzata.
Tra le attività di maggior importanza per le realtà commerciali di ogni dimensione ce n’è una, il Risk Assessment Ambientale, che spesso non è conosciuta o compresa al meglio in tutte le sue molteplici sfacettature.
Ecco quindi che in questo approfondito commento Francesco Marazzi – laurea magistrale in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio, Lead Auditor ISO 14001 ed Esperto Sistema Rifiuti (UNI PdR 60:2019) – spiega ai lettori tutto quello che è necessario sapere sull’argomento per poterne comprendere a pieno l’importanza e considerarne l’acquisto in piena consapevolezza.
Il dott. Marazzi, responsabile delle consulenze tecniche ambientali e coordinatore dell’area Green Lab di TuttoAmbiente insieme alla sua coordinatrice scientifca Antonella Fabri, spiegherà infatti che cos’è il Risk Assessment Ambientale, a cosa serve, come viene sviluppato e in quanto tempo, quali sono i suoi vantaggi e costi finali.

Sommario Risk Assessment Ambientale:
1. Che cos’è?
2. A cosa serve?
3. Come si sviluppa?
4. Quanto dura?
5. Quali sono i vantaggi?
6. Quanto costa?
Consulenze ambientali per aziende, enti e professionisti

1. Che cos’è il Risk Assessment Ambientale?

 

Il Risk Assessment Ambientale è un’attività decisamente complessa e sempre più diffusa nelle grandi aziende, che sfrutta la metodologia classica dell’analisi del rischio. Tale attività consiste nella determinazione del rischio associato a particolari pericoli o fonti di potenziale rischio/incidente ambientale.
A oggi tale metodologia non è considerata come “obbligatoria” dal punto di vista normativo ambientale a differenza di quanto accade nella classica normativa sulla salute e sicurezza (più nota come Decreto 81/08) che prevede obbligatoriamente l’art. 18 del D.Lgs. 81/08 in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la predisposizione del Documento di Valutazione dei Rischi (D.V.R.), ossia di un documento che identifica tutti quegli interventi che devono essere implementati nell’ottica di ridurre, e laddove possibile, i rischi e i pericoli tipici di un luogo di lavoro.
Nel caso specifico del Risk Assessment Ambientale, i rischi che dovranno essere individuati, analizzati e misurati sono quelli afferenti alla sfera ambientale che in alcuni ambiti (es. incendio, impatto sulla salute, ecc.) si interseca fortemente con gli aspetti normativi e operativi della salute e sicurezza.
Effettuare un’analisi di Risk Assesment Ambientale significa, di fatto, consentire a un’azienda e anche all’eventuale Risk Manager relativo, di considerare tutti i rischi connessi alla propria attività e non solo i classici rischi tipici che si ritrovano nei relativi Enterprise Risk Model (ERM).
Negli ultimi anni sempre più aziende, grazie anche alla diffusione della nuova figura professionale legata al Risk Manager specialmente per le grandi aziende, hanno intrapreso un percorso di analisi dei propri rischi concentrandosi anche su quelli ambientali e non solo, ossia andando a considerare anche quelli climatici (sia diretti sia indiretti), come suggerito dalle Linee Guida europee Guidelines on reporting climate-related information emanate dalla Commissione Europea nel giugno del 2019, in tema di rendicontazione non finanziaria.

2. A cosa serve il Risk Assessment Ambientale?

 

Il Risk Assessment Ambientale, se ben condotto, consente a qualsiasi società/azienda/organizzazione o ente di:

  • Raccogliere dati e informazioni dalle diverse funzioni aziendali circa i propri impatti ambientali derivanti dalle attività del proprio business;
  • Individuare i rischi attuali e futuri, focalizzandosi anche sui rischi potenziali;
  • Eliminare alcuni rischi fin da subito, attraverso l’individuazione di adeguate azioni correttive;
  • Integrare le diverse funzioni aziendali garantendo un approccio condiviso aziendale;
  • Ridurre il potenziale rischio sanzionatorio derivante dal proprio business;
  • Monitorare costantemente l’evolversi di certi rischi e pericoli;
  • Evitare brutte sorprese in sede di controllo da parte delle autorità competenti;
  • Integrare il proprio ERM aziendale;
  • Collaborare maggiormente con il proprio Organismo di Vigilanza;
  • Garantire una migliore gestione ambientale della propria attività;
  • Informare i Comitati interni e il Board aziendale circa l’approccio risk-based thinking applicato;
  • Migliorare costantemente il proprio Sistema di Gestione Ambientale (SGA);
  • Valutare nuove opportunità di business inizialmente considerati esclusivamente come rischi;
  • Mantenere un alto livello di reputazione aziendale, anche nei confronti dei propri stakeholders.

 

L’utilità di questo tipo di attività è anche quello di aiutare diverse funzioni aziendali, tra cui quella del Legal, oltreché quella HSE, CSR, e in generale il Board ed i relativi Comitati a prevenire in maniera costante potenziali rischi e sanzioni civili e penali ambientali.
Il Risk Assessment ambientale è spessevolte condotto da un team ibrido di esperti ambientali (scienziati, giuristi e ingegneri) in grado di fotografare il contesto della società oggetto dell’attività e di analizzare in maniera completa tutti i potenziali rischi ambientali.

3. Come si sviluppa il Risk Assessment Ambientale?

 

Come viene effettuato un Risk Assessment Ambientale? La metodologia che si applica a una attività di Risk Assessment ambientale richiama sicuramente il concetto del risk-based thinking già consolidato nello standard ISO 14001 e ripreso fortemente anche nella recente prassi di riferimento Uni :P.d.r. 107:2021 Ambiente Protetto – Linee guida per la prevenzione dei danni all’ambiente, Criteri tecnici per un’efficace gestione dei rischi ambientali, prassi emanata da Pool Ambiente.
Un Attività di Risk Assesment Ambientale, si struttura solitamente nelle seguenti fasi:

  • Sopralluogo presso il/i sito/i e interviste alle principali funzioni aziendali (Risk, HSE, Operation, Legal);
  • Identificazione dei rischi ambientali per ciascuna area;
  • Valutazione dei singoli rischi e ponderazione degli stessi, attraverso l’applicazione della Matrice del Rischio (PxG);
  • Individuazione delle azioni correttive atte a prevenire/ridurre i rischi.

 

Il Risk Assessment Ambientale andrebbe poi costantemente aggiornato alla luce di potenziali novità normative e cambiamenti del business. Solitamente è compito del Risk Manager aziendale, di concerto con il Responsabile Ambientale o HSE Manager occuparsi di questa attività.

4. Quanto dura il Risk Assessment Ambientale?

 

Qual è la durata complessiva in giorni di un Risk Assessment Ambientale? Non c’è una risposta precisa a questa domanda. I tempi di questa tipologia di attività sono relativi al contesto sul quale si applica.
Un Risk Assessment Ambientale, se ben fatto, può durare anche diversi mesi proprio per quanto descritto nei punti precedenti.
Questa analisi richiede un ingente sforzo da parte dei consulenti, auditor e il coinvolgimento di diverse funzioni aziendali con le quali occorre utilizzare sempre un approccio proattivo, costruttivo e collaborativo nell’ottica di ottenere un’analisi completa e comprensiva di tutti gli aspetti e impatti ambientali.

5. Quali sono i vantaggi del Risk Assessment Ambientale?

 

Quali vantaggi porta un Risk Assessment Ambientale alle aziende? Grazie a un’attività di questo genere un’azienda/ente od organizzazione può mappare finalmente tutti i rischi ambientali. Un Risk Assessment Ambientale consente inoltre di aggiornare in maniera più completa e precisa la classica Analisi del Contesto, Rischi ed Opportunità che viene spesso realizzata durante le fasi preliminari di implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale, secondo lo standard UNI EN ISO 14001:2015.
A proposito di opportunità, un’analisi dei rischi ambientali può aiutare il management aziendale ad individuare nuove opportunità di business alla luce dei rischi individuati.
La gestione dei rifiuti è un classico esempio di rischio che può trasformarsi in opportunità. La Circular Economy può consentire alle aziende di investire in progetti di recupero/riutilizzo dei rifiuti con l’obiettivo di ridurre i rischi tipici della gestione dei rifiuti, anche per i produttori degli stessi, e trasformare quello che è meramente un costo (di recupero/smaltimento) in una nuova opportunità di business, trasformando i rifiuti in nuova materia prima, attraverso dei processi innovativi ed efficienti di End of Waste.
Conoscere i propri rischi, mapparli e misurarli consente inoltre di poter attivare un vero e proprio Piano di Monitoraggio e Controllo degli stessi nell’ottica di evitare situazioni spiacevoli di pericoli ambientali e quindi di rischi sanzionatori o addirittura di interdizione della propria attività di business.
Inoltre, attività di questo genere consentono di portare all’attenzione del Board aziendale problematiche, anche fino a prima sconosciute, ma in grado di generare rischi aziendali potenzialmente sottostimai nel documento dell’Enterprise Risk Model (ERM).

6. Quanto costa il Risk Assessment Ambientale?

 

Qual è il prezzo complessivo di un Risk Assesstment Ambientale professionale? Un’attività di risk assessment ha solitamente costi variabili. Ovviamente gli importi possono a variare a seconda della dimensione della società o comunque del campo di applicazione di questa analisi.
Per grandi aziende (es. Corporate) un Risk Assessment può arrivare a costare anche quindicimila euro.
Diversamente per aziende di più piccole dimensioni e, spessevolte, con minori impatti ambientali, un’attenta e completa analisi dei rischi può costare tra i dieci e i quindicimila euro.

Potrebbe essere di tuo interesse ricevere maggiori informazioni in questo ambito? Se sì ti invitiamo a compilare il form “Contattaci” presente sulla pagina del servizio Risk Assessment inserendo la tua richiesta.
Verrai ricontattato al più presto da Antonella Fabri o da Francesco Marazzi, che saranno a tua completa disposizione – senza alcun tuo impegno né costi – per una chiamata informativa e spiegarti in maniera più approfondita gli aspetti tecnici, economici e le fasi temporali tipiche di tale attività.

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