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Risk management ambientale per la sostenibilità di impresa

di Giacomo Barbesti

Categoria: Responsabilità ambientali
L’evoluzione del concetto di sostenibilità

 

La disponibilità di risorse naturali e la loro capacità rigenerativa pongono dei limiti alla crescita economica mondiale, pertanto quest’ultima è perseguibile solo in armonia con uno sviluppo sostenibile, concetto spesso abusato. Gran parte delle imprese italiane si definisce sostenibile a seguito del miglioramento delle performance ambientali delle attività produttive, immettendo quindi sul mercato prodotti sempre più “green”, mentre aspetti come la prevenzione dei danni all’ambiente e l’impegno alla riparazione in caso di evento di danno sono sistematicamente ignorati o sottovalutati dalle imprese, dagli enti e dal consumatore, pur essendo prioritari per la protezione delle risorse naturali e degli ecosistemi. L’evento di danno ha le seguenti peculiarità: (a) trasversale, tutte le aziende possono esserne interessate; (b) impatto potenzialmente devastante sugli ecostistemi; (c) implica risvolti civili e penali; (d) elevata complessità, necessita di multidisciplinarietà; (e) elevata sensibilità da parte di enti e consumatori.

Pertanto un’azienda non può definirsi realmente sostenibile senza una corretta gestione dei rischi ambientali, elemento cardine della governance ESG e delle norme UNI ISO 31000:2018, in cui si definisce il rischio come l’effetto dell’incertezza in relazione agli obiettivi, e UNI EN ISO 14001:2015 in cui il “risk based thinking” è definito come la modalità proattiva di affrontare i problemi per coglierne le potenziali opportunità.

 

Il rischio ambientale

 

L’Environmental Risk Management (ERM) implica un approccio sistematico per identificare e valutare i rischi associati ad un’attività, che possono di fatto concretizzarsi impattando negativamente sulla salute umana e sugli ecosistemi, con risvolti potenzialmente drastici per una società. Per l’appunto, è noto che il 40% delle imprese che hanno subito un’interruzione di esercizio per più di 3 mesi (e.g., a seguito di bonifiche, incendio, alluvione, sisma, sospensione autorizzazioni…) sono poi fallite nei succesivi 2 anni (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), senza garanzie per il risanamento degli ecosistemi impattati. Infatti, l’estensione all’inquinamento accidentale della polizza RCG non copre i danni da inquinamento graduale, e le spese di bonifica interne al sito sono sempre escluse, mentre la polizza incendio non copre la bonifica del sito, i costi di interruzione di attività, demolizione, sgombero, e conferimento in discarica. Risulta quindi evidente l’importanza di un corretto ERM per controllare i diversi scenari di danno e garantire la business continuity, nonchè per evitare pesanti sanzioni amministrative o penali.

L’obiettivo del Risk Assessment (RA) è quindi la verifica dell’accettabilità dei livelli di rischio valutati nel contesto specifico, combinando la probabilità di accadimento dello scenario di danno con l’impatto potenziale di tale evento. Altri fattori come le cause scatenanti (i.e., trigger) e la resilienza dell’azienda stessa a tali eventi concorrono alla determinazione quantitativa del rischio. Laddove questa verifica non sia soddisfatta, e quindi il rischio non sia accettabile, la gestione del rischio può essere condotta in 2 modi:

  • Risk retention: La società ritiene di poter gestire internamente il rischio in modo efficace, assumendosi la responsabilità finanziaria per i potenziali danni che potrebbero verificarsi. La retention del rischio prevede la costituzione di riserve finanziarie e la pianificazione di misure di prevenzione e/o mitigazione per la gestione dei rischi, fino a ridurli ad un livello tollerabile.
  • Risk transfer: Strategia mediante la quale la società trasferisce il rischio ad un’assicurazione, responsabile del pagamento in caso di sinistro. La società deve avvalersi di tale strumento per trasferire i rischi che non riesce a gestire internamente, e che mettono in discussione la continuità aziendale. L’impresa si deve quindi assicurare da oltre il danno che è disposta a tollerare, fino al massimo danno possibile. Ad oggi solo l’1% delle aziende italiane ha sottoscritto una polizza ambientale dedicata (Associazione Italiana Broker Assicurativi), il che significa che molte aziende sono inconsapevolmente esposte a diversi rischi ambientali. A tal proposito, si segnala che in media i costi indiretti provenienti da un danno ambientale sono pari al 247% del danno diretto (Comitato Europeo Assicuratori).

 

 

Strumenti per un corretto risk management

 

I servizi di consulenza di TuttoAmbiente SpA effettuano Risk Assessment ambientali altamente specializzati, distinguendo le seguenti tipologie di ERM, caratterizzate da diversi obiettivi ed approcci:

  • Loss prevention ERM: L’obiettivo è valutare i rischi associati agli impatti di un’attività sugli ecosistemi, per comprenderne le potenziali conseguenze ambientali e sviluppare misure di prevenzione e/o mitigazione per gestire tali rischi, e garantire la business continuity. Si utilizza un approccio probabilistico per valutare i rischi ambientali, considerando tutte le sorgenti di contaminazione, i recettori sensibili (e vie di migrazione) e i possibili scenari, andando ad individuare i trigger che possono scatenare lo scenario di danno ambientale. Si pone una maggior enfasi sulla valutazione di impatti originati da scenari futuri che possono concretizzarsi.
  • Environmental compliance ERM: L’obiettivo è determinare se un’attività soddisfa la legislazione ambientale applicabile al contesto normativo di riferimento, valutando la gestione dei rifiuti, degli scarichi, delle emissioni, nonchèdi altre esternalità. Si utilizza un approccio più deterministico per valutare il rispetto dei requisiti normativi ambientali, investigando le pratiche e le misure adottate da un’attività per conformarsi a tali requisiti, nonchè verificando la documentazione per la conformità della normativa applicabile. L’attenzione principale è sulla conformità legale nel presente, considerando che le normative possono cambiare nel tempo.

 

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