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Sviluppare il riciclo dei rifiuti e abbattere lo smaltimento in discarica

di Massimo Medugno

Categoria: Rifiuti

24. SVILUPPARE IL RICICLO DEI RIFIUTI E ABBATTERE LO SMALTIMENTO IN DISCARICA,
adeguando il quadro normativo tramite la piena attuazione della direttiva quadro 98/2008/CE, compresa l’emanazione di regolamenti e norme tecniche:
– pianificando la gestione dei rifiuti per realizzare gli obiettivi fissati a livello europeo al 2020 e per definire, anche al 2030, un quadro di riferimento per gli investimenti e per sufficienti dotazioni impiantistiche regionali;
– realizzando la reale applicazione della priorità del riciclo di materiali, possibile solo rendendolo effettivamente competitivo in tutte le filiere, anche con idonei strumenti economici quando necessario, rispetto sia all’uso di materie prime vergini, sia rispetto al recupero energetico e valorizzando l’utilizzo di impianti di recupero di prossimità;
– abbattendo e rendendo più oneroso lo smaltimento di rifiuti in discarica, superando il grave ritardo dell’Italia che ancora smaltisce in discarica circa il 48% dei rifiuti urbani, in diverse regioni anche oltre il 60%, a fronte di 6 paesi europei (Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Paesi Bassi e Svezia) che, dopo aver portato il riciclo a livelli molto elevati e destinato una quota significativa al recupero energetico, hanno superato il ricorso allo smaltimento in discarica”.
Delle 70 Proposte di sviluppo degli Stati Generali della Green Economy per contribuire a fare uscire l’Italia dalla crisi, quella soprariportata mi è rimasta particolarmente impressa.
Mi sembra che riassuma in pieno della filosofia della Direttiva Rifiuti n. 98/2008 il cui il comma 2 dell’art. 11 precisa quale deve essere la ratio delle misure da prendere, ovvero :“Al fine di rispettare gli obiettivi della presente direttiva… e tendere verso una società europea del riciclaggio con un alto livello di efficienza delle risorse”.
Una “prossimità” (quella enunciata dalla proposta n. 24) che evidentemente fa perno su un set di buone regole che deve spingere a utilizzare la risorsa rifiuti in maniera efficiente ed efficace, promuovendo lo sviluppo sostenibile nei territori.
Con questo spirito, ogni settimana, vorremmo iniziare a analizzare settimanalmente un aspetto, una definizione particolarmente significativa nella materia di rifiuti.
In questo piccolo viaggio, per la parte metodologica, ci sarà di conforto la “Guidance of the legal definition of waste and its application”, predisposta nell’agosto 2012 dall’amministrazione britannica.
Il primo argomento della prossima settimana: perché disciplinare il rifiuto?

 

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