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"Mi occupo di diritto ambientale da oltre trent’anni TuttoAmbiente è la guida più autorevole per la formazione e la consulenza ambientale Conta su di noi" Stefano Maglia
Tutto su Life Cycle Assessment ed Environmental Product Declaration
di Antonella Fabri
Categoria: Certificazioni ambientali
Si sente sempre più parlare di Life Cycle Assessment e Environmental Product Declaration, due termini che vanno spesso insieme a braccetto e che hanno acquisito una notevole importanza per chi si occupa di consulenze ambientali (e non solo).
Destinatarie di questo servizio sono le Organizzazioni (Aziende od Enti) che intendono valorizzare i propri prodotti o servizi, attraverso la valutazione degli impatti in tutte le fasi del loro ciclo di vita. In particolare, la valutazione del ciclo di vita di un prodotto o servizio può essere propedeutica alla predisposizione di una etichetta ambientale.
Pertanto, la finalità di uno studio LCA o una dichiarazione EPD sono duplici: permettono di conseguire vantaggi sia a livello ambientale, poiché consentono di individuare criticità o aree di miglioramento, sia a livello di business, permettendo una puntuale individuazione dei costi in ogni fase e favorendo la valorizzazione dei prodotti o servizi attraverso l’apposizione di una etichetta ambientale.
A TuttoAmbiente ci occupiamo di Life Cycle Assessment all’interno del nostro Green Lab, il laboratorio di consulenza a supporto alla crescita del business aziendale sostenibile, e abbiamo così pensato di dedicare dello spazio sulle pagine del nostro sito web al presentare e spiegare queste due entità, a favore di coloro che hanno solo da poco cominciato a interessarsi di determinati argomenti.
In questo commento andremo quindi a descrivere nel dettaglio sia il Life Cycle Assessment sia l’Environmental Product Declaration, rispondendo a domande quali “cosa sono?”, “a cosa servono?”, “come funzionano?”, “che durata hanno?” e “quali aziende dovrebbero averli?”.
Andiamo a scoprire cosa sono di preciso il Life Cycle Assessment (letteralmente Analisi del ciclo di vita) e l’Environmental Product Declaration (la Dichiarazione di prodotto ambientale).
Che cos’è il Life Cycle Assessment (LCA)
Il Life Cycle Assessment (LCA) è una tecnica per valutare gli aspetti ambientali ed i potenziali impatti ambientali associati a un prodotto, mediante:
la compilazione di un inventario di ciò che di rilevante entra ed esce da un sistema di prodotto;
la valutazione dei potenziali impatti ambientali associati a ciò che entra ed a ciò che esce;
l’interpretazione dei risultati riguardanti le fasi di analisi dell’inventario e di stima degli impatti in relazione agli obiettivi dello studio.
LCA studia gli aspetti ambientali e gli impatti potenziali lungo tutta la vita del prodotto (“from cradle to grave”, cioè dalla culla alla tomba), dall’acquisizione delle materie prime, attraverso la fabbricazione e l’utilizzazione, fino allo smaltimento. Le principali categorie di impatto ambientale da tenere in considerazione riguardano l’utilizzo di risorse, la salute dell’uomo e le conseguenze ecologiche.
Secondo la definizione di ISPRA, “il Life Cycle Assessment rappresenta uno degli strumenti fondamentali per l’attuazione di una Politica Integrata dei Prodotti, nonché il principale strumento operativo del “Life Cycle Thinking”, in quanto è un metodo oggettivo di valutazione e quantificazione dei carichi energetici ed ambientali e degli impatti potenziali associati ad un prodotto/processo/attività lungo l’intero ciclo di vita, dall’acquisizione delle materie prime al fine vita”.
Che cosa è l’Environmental Product Declaration (EPD)
Una Environmental Product Declaration (EPD) è una Etichetta Ambientale di Tipo III, cioè una etichetta che consente di comunicare al Pubblico informazioni trasparenti, chiare e comprensibili.
Le etichette ambientali di prodotto possono essere obbligatorie (si pensi alle etichette energetiche previste per gli elettrodomestici), o ad adesione volontaria. Nel secondo caso sono le Organizzazioni stesse che decidono di intraprendere il percorso per l’ottenimento di una determinata eco-etichetta.
In base a quanto previsto dalla norma ISO 14020, le etichette ambientali di natura volontaria sono classificate in tre tipologie:
Etichette ambientali Tipo I – ISO 14024
Autodichiarazioni ambientali Tipo II – ISO 14021
Dichiarazioni Ambientali di Prodotto ISO Tipo III – ISO 14025
L’ottenimento di un’etichetta ambientale è un processo che include il coinvolgimento di diversi stakeholders e che può prevedere, a seconda della tipologia di etichetta, una verifica obbligatoria da parte di organismi di parte terza. Una dichiarazione di prodotto ambientale (EPD) è definita dall’Organizzazione internazionale per la standardizzazione (ISO 14025) come una dichiarazione di tipo III che “quantifica le informazioni ambientali sul ciclo di vita di un prodotto per consentire confronti tra prodotti che svolgere la stessa funzione”.
La metodologia EPD si basa sullo strumento del Life Cycle Assessment (LCA), a sua volta basato sulla serie ISO 14040. La EPD ha valenza internazionale e si può applicare a tutte le tipologie di prodotti o servizi.
LCA e EPD: a cosa servono?
Quali sono le finalità di Life Cycle Assessment e Environmental Product Declaration? Quali benefici portano?
A cosa serve il Life Cycle Assessment (LCA)
Uno studio LCA può aiutare una Organizzazione per i seguenti aspetti:
identificare le opportunità di migliorare gli aspetti ambientali dei prodotti nei diversi stadi del loro ciclo di vita;
assumere decisioni, per esempio di pianificazione strategica, scelta di priorità, progettazione o riprogettazione di prodotti o processi;
individuare e monitorare indicatori rilevanti di prestazione ambientale, con le relative tecniche di misurazione;
predisporre una dichiarazione ecologica o un sistema di etichetta ecologica.
LCA si basa sull’analisi dell’inventario del ciclo di vita di un sistema, cioè la raccolta e l’analisi dei dati in ingresso ed in uscita, misurando l’utilizzo di flussi energetici e delle materie prime e le emissioni in aria, acqua e nel suolo (input ed output) associati a quel sistema, anche scomposto in unità di processo. Ciò permette anche di individuare le unità di processo (fasi) che utilizzano le maggiori quantità di flussi di energia, di materie prime e generano le maggiori quantità di emissioni, allo scopo di raggiungere i miglioramenti definiti.
Tra gli strumenti nati per l’analisi di sistemi industriali l’LCA ha assunto un ruolo preminente ed è in forte espansione a livello nazionale ed internazionale.
A livello internazionale la metodologia LCA è regolamentata dalle norme ISO della serie 14040, in base alle quali uno studio di valutazione del ciclo di vita prevede: la definizione dell’obiettivo e del campo di applicazione dell’analisi, la compilazione di un inventario degli input e degli output di un determinato sistema, la valutazione del potenziale impatto ambientale correlato a tali input ed output e infine l’interpretazione dei risultati.
A cosa serve l’Environmental Product Declaration (EPD)
La Dichiarazione Ambientale di Prodotto è una raccolta di informazioni sulla sostenibilità di un prodotto e sul suo impatto ambientale, fondata su Norme internazionali riconosciute. L’EPD consente di comunicare queste informazioni in modo completo, verificabile, incontestabile.
L’EPD è pertanto uno strumento utile a Organizzazioni, progettisti e soggetti che immettono prodotti sul mercato, che fornisce informazioni preziose per un’accurata scelta di prodotto da parte dell’Utente finale.
Sono sempre di più numerose le aziende che decidono di effettuare una EPD, in quanto sono numerosi i vantaggi di cui possono beneficiare i produttori, i distributori ed i consumatori, soprattutto in termini di comunicazione ambientale.
LCA e EPD: per quali aziende sono obbligatori?
Sia gli studi LCA che le dichiarazioni EPD sono strumenti adottati dalle Organizzazioni su base volontaria, a eccezione dei grandi elettrodomestici, per i quali vige un obbligo di etichettatura, principalmente dedicato agli aspetti energetici.
LCA e EPD: come funzionano?
LCE ed EPD hanno funzionamenti diversi tra loro, approfondiamoli uno a uno.
Come funziona l’LCA?
Le fasi principali di uno Studio LCA consistono nella individuazione e quantificazione degli impatti e dei flussi energetici nelle fasi di:
estrazione, lavorazione e trasporto della materia prima;
lavorazione e realizzazione del prodotto;
trasporto del prodotto al cliente;
utilizzo del prodotto;
trattamento del prodotto a fine vita, compresi riciclo e smaltimento.
Una volta valutati e quantificati tali impatti, i risultati vengono espressi sotto forma di “categorie di impatto”. Infatti, secondo la Norma ISO 14044, vi sono elementi obbligatori da utilizzare nello studio, quali la classificazione degli impatti e la loro caratterizzazione, ed elementi opzionali, quali la normalizzazione e la pesatura.
Gli elementi obbligatori permettono di assegnare i risultati della fase di inventario a specifiche categorie di impatto, in modo da potere quantificare gli impatti sull’ambiente, attraverso fattori di equivalenza. Le categorie di impatto sono quattro aree: utilizzo di risorse naturali (resource depletion), effetti sulla salute dell’uomo (human health and safety effects), effetti sull’ecosistema (ecological effects) ed effetto serra (climate change).
Come funziona l’EPD?
Per quanto riguarda l’EPD, il primo passaggio consiste nel definire le caratteristiche del prodotto, utilizzando le regole di categoria prodotto (Product Category Rules – PCR) appropriate. Le PCR sono requisiti individuati e approvati da un gruppo indipendente di terze parti.
L’analisi dell’impatto ambientale del ciclo di vita (LCIA) viene eseguita da un esperto LCA, in genere utilizzando appropriati software. A valle della valutazione, il documento di EPD viene rilasciato dopo adeguate verifiche, e può quindi essere registrato e pubblicato.
Le regole di categoria del prodotto (PCR) consentono un confronto tra prodotti della stessa categoria. Le PCR contengono la descrizione della categoria del prodotto, l’obiettivo del LCA, le unità funzionali, i limiti del sistema, i criteri di cut-off, le regole di allocazione, le categorie di impatto, le informazioni sulla fase di utilizzo, le unità, le procedure di calcolo, i requisiti per la qualità dei dati e altre informazioni.
L’elaborazione di una Dichiarazione Ambientale di Prodotto richiede solitamente diversi mesi di lavoro. Il report finale costituisce l’ultima fase di un processo più articolato.
Il processo che porta all’approvazione di una EPD prevede:
l’individuazione della PCR pertinente per la categoria prodotto;
l’effettuazione dello studio di Valutazione del Ciclo di Vita (LCA), in base ai requisiti della pertinente PCR;
la verifica del LCA da parte di Organismo accreditato;
la verifica dell’EPD, sempre a cura di Organismo accreditato.
A valle delle fasi precedenti, si ottiene la registrazione e pubblicazione del documento nel database EPD.
LCA e EPD: per quanto durano?
Un Life Cycle Assessment non perde valore sino a quando non cambiano i processi, le materie prime utilizzate, o la loro provenienza, a o altri parametri significativi che possano comportare variazioni quali quantitative negli impatti del prodotto o servizio considerato.
Uno studio EPD ha generalmente validità quinquennale, salvo variazioni nei processi produttivi o nelle Product Category Rules di riferimento.
TuttoAmbiente può accompagnare le Organizzazioni attraverso il percorso per l’elaborazione di uno Studio LCA e, se richiesto, supportandole per il conseguimento di una etichetta ambientale, previa elaborazione di una Dichiarazione EPD.
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Tutto su Life Cycle Assessment ed Environmental Product Declaration
di Antonella Fabri
Si sente sempre più parlare di Life Cycle Assessment e Environmental Product Declaration, due termini che vanno spesso insieme a braccetto e che hanno acquisito una notevole importanza per chi si occupa di consulenze ambientali (e non solo).
Destinatarie di questo servizio sono le Organizzazioni (Aziende od Enti) che intendono valorizzare i propri prodotti o servizi, attraverso la valutazione degli impatti in tutte le fasi del loro ciclo di vita. In particolare, la valutazione del ciclo di vita di un prodotto o servizio può essere propedeutica alla predisposizione di una etichetta ambientale.
Pertanto, la finalità di uno studio LCA o una dichiarazione EPD sono duplici: permettono di conseguire vantaggi sia a livello ambientale, poiché consentono di individuare criticità o aree di miglioramento, sia a livello di business, permettendo una puntuale individuazione dei costi in ogni fase e favorendo la valorizzazione dei prodotti o servizi attraverso l’apposizione di una etichetta ambientale.
A TuttoAmbiente ci occupiamo di Life Cycle Assessment all’interno del nostro Green Lab, il laboratorio di consulenza a supporto alla crescita del business aziendale sostenibile, e abbiamo così pensato di dedicare dello spazio sulle pagine del nostro sito web al presentare e spiegare queste due entità, a favore di coloro che hanno solo da poco cominciato a interessarsi di determinati argomenti.
In questo commento andremo quindi a descrivere nel dettaglio sia il Life Cycle Assessment sia l’Environmental Product Declaration, rispondendo a domande quali “cosa sono?”, “a cosa servono?”, “come funzionano?”, “che durata hanno?” e “quali aziende dovrebbero averli?”.
Sommario:
LCA e EPD: cosa sono?
LCA e EPD: a cosa servono?
LCA e EPD: sono obbligatori?
LCA e EPD: come funzionano?
LCA e EPD: per quanto durano?
LCA e EPD: cosa sono?
Andiamo a scoprire cosa sono di preciso il Life Cycle Assessment (letteralmente Analisi del ciclo di vita) e l’Environmental Product Declaration (la Dichiarazione di prodotto ambientale).
Che cos’è il Life Cycle Assessment (LCA)
Il Life Cycle Assessment (LCA) è una tecnica per valutare gli aspetti ambientali ed i potenziali impatti ambientali associati a un prodotto, mediante:
LCA studia gli aspetti ambientali e gli impatti potenziali lungo tutta la vita del prodotto (“from cradle to grave”, cioè dalla culla alla tomba), dall’acquisizione delle materie prime, attraverso la fabbricazione e l’utilizzazione, fino allo smaltimento. Le principali categorie di impatto ambientale da tenere in considerazione riguardano l’utilizzo di risorse, la salute dell’uomo e le conseguenze ecologiche.
Secondo la definizione di ISPRA, “il Life Cycle Assessment rappresenta uno degli strumenti fondamentali per l’attuazione di una Politica Integrata dei Prodotti, nonché il principale strumento operativo del “Life Cycle Thinking”, in quanto è un metodo oggettivo di valutazione e quantificazione dei carichi energetici ed ambientali e degli impatti potenziali associati ad un prodotto/processo/attività lungo l’intero ciclo di vita, dall’acquisizione delle materie prime al fine vita”.
Che cosa è l’Environmental Product Declaration (EPD)
Una Environmental Product Declaration (EPD) è una Etichetta Ambientale di Tipo III, cioè una etichetta che consente di comunicare al Pubblico informazioni trasparenti, chiare e comprensibili.
Le etichette ambientali di prodotto possono essere obbligatorie (si pensi alle etichette energetiche previste per gli elettrodomestici), o ad adesione volontaria. Nel secondo caso sono le Organizzazioni stesse che decidono di intraprendere il percorso per l’ottenimento di una determinata eco-etichetta.
In base a quanto previsto dalla norma ISO 14020, le etichette ambientali di natura volontaria sono classificate in tre tipologie:
L’ottenimento di un’etichetta ambientale è un processo che include il coinvolgimento di diversi stakeholders e che può prevedere, a seconda della tipologia di etichetta, una verifica obbligatoria da parte di organismi di parte terza. Una dichiarazione di prodotto ambientale (EPD) è definita dall’Organizzazione internazionale per la standardizzazione (ISO 14025) come una dichiarazione di tipo III che “quantifica le informazioni ambientali sul ciclo di vita di un prodotto per consentire confronti tra prodotti che svolgere la stessa funzione”.
La metodologia EPD si basa sullo strumento del Life Cycle Assessment (LCA), a sua volta basato sulla serie ISO 14040.
La EPD ha valenza internazionale e si può applicare a tutte le tipologie di prodotti o servizi.
LCA e EPD: a cosa servono?
Quali sono le finalità di Life Cycle Assessment e Environmental Product Declaration? Quali benefici portano?
A cosa serve il Life Cycle Assessment (LCA)
Uno studio LCA può aiutare una Organizzazione per i seguenti aspetti:
LCA si basa sull’analisi dell’inventario del ciclo di vita di un sistema, cioè la raccolta e l’analisi dei dati in ingresso ed in uscita, misurando l’utilizzo di flussi energetici e delle materie prime e le emissioni in aria, acqua e nel suolo (input ed output) associati a quel sistema, anche scomposto in unità di processo.
Ciò permette anche di individuare le unità di processo (fasi) che utilizzano le maggiori quantità di flussi di energia, di materie prime e generano le maggiori quantità di emissioni, allo scopo di raggiungere i miglioramenti definiti.
Tra gli strumenti nati per l’analisi di sistemi industriali l’LCA ha assunto un ruolo preminente ed è in forte espansione a livello nazionale ed internazionale.
A livello internazionale la metodologia LCA è regolamentata dalle norme ISO della serie 14040, in base alle quali uno studio di valutazione del ciclo di vita prevede: la definizione dell’obiettivo e del campo di applicazione dell’analisi, la compilazione di un inventario degli input e degli output di un determinato sistema, la valutazione del potenziale impatto ambientale correlato a tali input ed output e infine l’interpretazione dei risultati.
A cosa serve l’Environmental Product Declaration (EPD)
La Dichiarazione Ambientale di Prodotto è una raccolta di informazioni sulla sostenibilità di un prodotto e sul suo impatto ambientale, fondata su Norme internazionali riconosciute. L’EPD consente di comunicare queste informazioni in modo completo, verificabile, incontestabile.
L’EPD è pertanto uno strumento utile a Organizzazioni, progettisti e soggetti che immettono prodotti sul mercato, che fornisce informazioni preziose per un’accurata scelta di prodotto da parte dell’Utente finale.
Sono sempre di più numerose le aziende che decidono di effettuare una EPD, in quanto sono numerosi i vantaggi di cui possono beneficiare i produttori, i distributori ed i consumatori, soprattutto in termini di comunicazione ambientale.
LCA e EPD: per quali aziende sono obbligatori?
Sia gli studi LCA che le dichiarazioni EPD sono strumenti adottati dalle Organizzazioni su base volontaria, a eccezione dei grandi elettrodomestici, per i quali vige un obbligo di etichettatura, principalmente dedicato agli aspetti energetici.
LCA e EPD: come funzionano?
LCE ed EPD hanno funzionamenti diversi tra loro, approfondiamoli uno a uno.
Come funziona l’LCA?
Le fasi principali di uno Studio LCA consistono nella individuazione e quantificazione degli impatti e dei flussi energetici nelle fasi di:
Una volta valutati e quantificati tali impatti, i risultati vengono espressi sotto forma di “categorie di impatto”.
Infatti, secondo la Norma ISO 14044, vi sono elementi obbligatori da utilizzare nello studio, quali la classificazione degli impatti e la loro caratterizzazione, ed elementi opzionali, quali la normalizzazione e la pesatura.
Gli elementi obbligatori permettono di assegnare i risultati della fase di inventario a specifiche categorie di impatto, in modo da potere quantificare gli impatti sull’ambiente, attraverso fattori di equivalenza.
Le categorie di impatto sono quattro aree: utilizzo di risorse naturali (resource depletion), effetti sulla salute dell’uomo (human health and safety effects), effetti sull’ecosistema (ecological effects) ed effetto serra (climate change).
Come funziona l’EPD?
Per quanto riguarda l’EPD, il primo passaggio consiste nel definire le caratteristiche del prodotto, utilizzando le regole di categoria prodotto (Product Category Rules – PCR) appropriate. Le PCR sono requisiti individuati e approvati da un gruppo indipendente di terze parti.
L’analisi dell’impatto ambientale del ciclo di vita (LCIA) viene eseguita da un esperto LCA, in genere utilizzando appropriati software. A valle della valutazione, il documento di EPD viene rilasciato dopo adeguate verifiche, e può quindi essere registrato e pubblicato.
Le regole di categoria del prodotto (PCR) consentono un confronto tra prodotti della stessa categoria. Le PCR contengono la descrizione della categoria del prodotto, l’obiettivo del LCA, le unità funzionali, i limiti del sistema, i criteri di cut-off, le regole di allocazione, le categorie di impatto, le informazioni sulla fase di utilizzo, le unità, le procedure di calcolo, i requisiti per la qualità dei dati e altre informazioni.
L’elaborazione di una Dichiarazione Ambientale di Prodotto richiede solitamente diversi mesi di lavoro. Il report finale costituisce l’ultima fase di un processo più articolato.
Il processo che porta all’approvazione di una EPD prevede:
A valle delle fasi precedenti, si ottiene la registrazione e pubblicazione del documento nel database EPD.
LCA e EPD: per quanto durano?
Un Life Cycle Assessment non perde valore sino a quando non cambiano i processi, le materie prime utilizzate, o la loro provenienza, a o altri parametri significativi che possano comportare variazioni quali quantitative negli impatti del prodotto o servizio considerato.
Uno studio EPD ha generalmente validità quinquennale, salvo variazioni nei processi produttivi o nelle Product Category Rules di riferimento.
TuttoAmbiente può accompagnare le Organizzazioni attraverso il percorso per l’elaborazione di uno Studio LCA e, se richiesto, supportandole per il conseguimento di una etichetta ambientale, previa elaborazione di una Dichiarazione EPD.
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