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Verifiche Responsabili Tecnici: arriva la pausa estiva

di Marco Casadei

Categoria: Rifiuti

Una analisi ponderata delle prove del 2022

 

Come noto dallo scorso 2 gennaio è iniziato il periodo a decorrere dal quale i RT che usufruiscono de regime transitorio possono iniziare a sostenere la verifica di aggiornamento per l’idoneità. Si tratta di un passaggio obbligato per poter continuare a esercitare l’incarico e spostare la scadenza della prossima verifica quinquennale alla data del 16/10/2028. Infatti, tutti coloro che erano RT all’entrata in vigore delle nuove disposizioni – che la Delibera Albo n. 6 del 30/05/2017 fissava al 16 ottobre dello stesso, potevano continuare a svolgere l’incarico fermo restando l’obbligatorietà di aggiornare l’idoneità entro 5 anni (diventati poi 6 a causa dell’emergenza pandemica).

Nel frattempo, e in contemporanea, sono continuate anche le prove da parte dei nuovi RT o da parte di quelli che pur essendo già idonei, hanno voluto aggiungere una o più specializzazioni.

 

 

Di fatto, la sommatoria di queste 3 tipologie di candidati alle verifiche, hanno consentito di dare una lettura confortante delle percentuali di idoneità. A tal proposito, bisogna subito chiarire un punto: i dati a nostra conoscenza sono parziali, potendo fare esclusivamente un rapporto tra i candidati idonei e quelli iscritti alle verifiche che di volta in volta le Sezioni dell’Albo organizzano – ne rinvio la discussione a una appendice successiva.

Vuoi perché dopo anni è aumentata la preparazione dei candidati, vuoi per la previsione di soglie di punteggio inferiori stabilite per la verifica di aggiornamento (28 punti per il modulo obbligatorio e 30 per quello specialistico) rispetto a quella iniziale (32 punti per il modulo obbligatorio e 34 per quello specialistico), vuoi per il fatto che in sede di aggiornamento è possibile anche sostenere i moduli separatamente per essere idonei a differenza della verifica iniziale, pare che le percentuali di idonei siano maggiori rispetto agli anni precedenti.

Ora le verifiche riprenderanno a settembre, i RT del transitorio avranno circa 13 mesi per confermare la propria idoneità; a differenza di coloro che in questi anni hanno conseguito l’idoneità che potranno iniziare a sostenere gli aggiornamenti nei 12 mesi precedenti la scadenza quinquennale. Non aggiornare significherebbe smettere di svolgere l’incarico!

 

 

APPENDICE: come si leggono i dati

Premettiamo che i dati pubblici sono riferiti a quanti candidati si sono iscritti e a quanti sono risultati idonei.

Pertanto, se ho 100 iscritti e fossero 20 gli idonei, avremmo una percentuale di positivi pari al 20%

Ma questo dato andrebbe calcolato sul numero di coloro che si sono presentati alla prova, non su coloro che si sono iscritti! Se ipotizziamo che rispetto ai 100 iscritti se ne fossero presentati solo 80, i nostri 20 idonei rappresenterebbero il 25% di positivi.

Purtroppo il dato dei presenti di ogni verifica non è pubblicato, e quindi le percentuali dei promossi che possiamo calcolare sono certamente maggiori rispetto a quel che sembra.

 

Piacenza, 25 luglio 2022

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