Corso
Il ciclo legale e quello illegale dei rifiuti
Obiettivi
L’angolo d’osservazione del Corso è il funzionamento del ciclo dei rifiuti, indagando alcuni dei suoi pilastri fondamentali. È solo in questa prospettiva d’analisi che si possono intercettare i fattori scatenanti dei circuiti ecocriminali.
L’assunto dal quale si parte è: con ogni probabilità è il sistema che genera la sua particolare patologia (che può anche essere unica) e senza comprendere il sistema nella sua interezza la medicina può essere persino peggiore del male. L’illegalità, infatti, opera negli spazi generati dalle inefficienze e dalle carenze di governance, alimentandosi dalle mille contraddizioni e dai ricorrenti bias cognitivi.
La complessità insita nella gestione di servizi pubblici essenziali richiede approcci complessi, che non vuol dire complicati, ma indirizzati sapientemente verso gli obiettivi dell’efficienza, dell’economicità e della trasparenza. Diventa così fondamentale allargare l’arsenale da impiegare nella soluzione dei problemi e dei conflitti grazie al ricorso di tutte le scienze umane.
L’esperienza insegna che per combattere l’illegalità non serve agire con più repressione e dosi ulteriori di burocrazia ma, al contrario, serve migliorare i processi per renderli meno vulnerabili.
Destinatari
Il corso si rivolge a tutti coloro che, senza eccezione alcuna, vogliono approfondire il tema dell’interazione perversa tra il ciclo legale e quello illegale dei rifiuti.
Si rivolge quindi a studenti e ricercatori, ma soprattutto alla Pubblica Amministrazione, quindi alle forze dell’ordine (e altri organi di polizia giudiziaria) e agli organi di controllo (SNPA), ai magistrati (giurisdizione civile, penale e amministrativa), agli analisti e esperti di sicurezza e compliance, compresi operatori del diritto, manager, amministratori d’azienda e imprenditori vogliosi di conoscere i rischi principali a cui si va incontro in questo settore.
Argomenti
Il ciclo illegale dei rifiuti: definizioni, dati, evoluzioni, scenari futuri e futuribili; la scena del crimine; l’ecomafia e i sistemi criminali; l’identikit del trafficante di rifiuti; vulnerabilità e criticità dei modelli di gestione (quali?); i driver (immancabili) dei traffici illeciti; filiere a rischio rilevante; i fallimenti di mercato; quale tracciabilità?; profili di rischio e indicatori di rischio; la green corruption nell’economia mainstream; il waste grabbing e la scena globale; regole e controlli nei movimenti transfrontalieri; economia circolare vs economia ecocriminale; rifiuti, sottoprodotti, end of waste; l’EPR e il necessario cambio di paradigma nell’azione di contrasto e prevenzione: il caso PFU, il caso rifiuti tessili e caso Raee e C&D; strumenti di prevenzione: nuovo approccio alla compliance.
Contatti
Mail: formazione@tuttoambiente.it
Telefono: +39 0523.315305