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Terre e rocce da scavo
Disciplina operativa
A distanza di 8 anni dal DPR 120/2017 è dunque giunta la tanto attesa riforma della gestione delle terre e rocce da scavo.
Il nuovo decreto modifica sostanzialmente tutta la precedente disciplina, sia nella gestione delle terre e rocce come sottoprodotti, rifiuti, bonifiche e riutilizzo in sito.
L’analisi operativa, affrontando sia gli aspetti giuridici che quelli tecnici, sarà svolta da Linda Collina e Stefano Maglia, massimi esperti della materia.
Il corso prevede ampio spazio per l’analisi di situazioni concrete e per le risposte ai quesiti posti dai partecipanti e si rivolge a tutti gli operatori del settore, con particolare riferimento ai produttori di materiali da scavo, agli operatori del riutilizzo, ai consulenti e ai funzionari pubblici dei Comuni e degli enti coinvolti.
A chi si rivolge il corso di formazione terre e rocce da scavo?
Il corso si rivolge a tutti i produttori di materiali da scavo, agli operatori del riutilizzo, ai consulenti e ai funzionari pubblici dei Comuni e degli enti coinvolti.
Argomenti
• Analisi del nuovo decreto
• Oggetto e finalità
• Definizioni e ambito di applicazione
• Materiali di scavo esclusi dalla disciplina dei rifiuti (art. 185 T.U.A.)
• Utilizzo nel sito
• Criticità interpretative
• Criteri per qualificare le terre come sottoprodotti
• Deposito intermedio e trasporto
• Dichiarazione di avvenuto utilizzo
• Dichiarazione di consegna all’utilizzo
• Terre prodotte in cantieri di grandi dimensioni: piano di utilizzo e piano di gestione delle terre da scavo
• Piccoli cantieri, cantieri di micro-dimensioni e cantieri puntuali
• Le matrici materiali di riporto la determinazione della frazione antropica e il test di cessione
• Il piano di campionamento delle terre e rocce da scavo
• La normale pratica industriale
• Terre e rocce come rifiuti
• Terre e rocce nei siti oggetto di bonifica
• Controlli e ispezioni
• Disciplina transitoria
• Sanzioni
ATTENZIONE, SEI UN LIBERO PROFESSIONISTA?
Dal 1.1.2017 (L. 22 maggio 2017, n. 81) le spese sostenute per formazione o aggiornamento professionale sono deducibili integralmente (fino a un massimo di 10.000 euro l’anno)!
Coordinatore Scientifico
Stefano Maglia