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Ambiente&Europa: tu chiamale se vuoi…elezioni

Il 5 giugno è la Giornata mondiale dell’ambiente ed il 9 si vota per il prossimo Parlamento europeo.

Qualche riflessione è d’obbligo.

Già altre volte mi sono pronunciato su queste continue “Giornate mondiali di qualsiasi cosa” che lasciano un po’il tempo che trovano, ma questa volta vorrei prendere spunto da questa “ricorrenza” per rammentare l’importanza delle politiche ambientali europee nell’ambito della lotta ai cambiamenti climatici ed a favore della tutela dell’ambiente e delle risorse.

Solo i malpensanti possono affermare che tanto cosa ci importa! L’Europa è responsabile “solo” circa del 9% delle emissioni globali e pertanto è tutto inutile, dimenticando che da sempre l’Europa è stata l’esempio trainante nel mondo per le politiche ambientali.

Vogliamo continuare a chiudere gli occhi ed il naso sui cambiamenti climatici? Sull’inquinamento atmosferico? Sull’erosione delle risorse?

Pensiamo solo al nostro Paese, e ve lo dice uno che da trentacinque anni si occupa di diritto ambientale: senza gli “obblighi” europei saremmo un paese da terzo mondo con riferimento alle nostre politiche ambientali e non mi stancherò mai di ricordare la straordinaria e recente riforma degli articoli 9 e 41 della Costituzione che afferma il nostro impegno per perseguire politiche di sviluppo sostenibile.

Pensate: da decenni la Costituzione europea ha inserito questo principio nei principi fondamentali della sua politica. Le nuove generazioni. Sempre più esposte ai capricci dei negazionisti del clima.

Ed il Green deal europeo non è roba da “Gretini”, ma è una delle poche speranze per un futuro che si prospetta sempre più cupo, in cui l’unica industria attualmente veramente fiorente è quella delle armi.

Pensiamoci su ed andiamo a votare.

Ps: vi segnalo gli ultimi posti disponibili alla Summer School sulla GESTIONE RIFIUTI, in presenza, a Piacenza dal 25 al 27 giugno. Vi aspetto!

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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