17/06/2012
di Stefano Maglia
Vediamo le norme ambientali del decreto sulla crescita "sostenibile" (mi rifiuto di chiamarlo così)
Cari web-lettori,
fa un po’ specie pensare che proprio nei giorni della Conferenza di Rio+20 il nostro Governo riesca a partorire il tanto atteso decreto sullo sviluppo “sostenibile” degradando tale glorioso aggettivo al mero riferimento alle casse dello Stato…che tristezza…
In ogni caso diamo un’occhiata per punti a questo decreto che sta per essere pubblicato in G.U. (lo chiameremo “decreto sulla crescita economicamente compatibile”, che ne dite?) per quanto riguarda gli interventi ambientali.
1) SISTRI: guarda un po’! “Sospeso…per un massimo di 12 mesi”: locuzione elegante giusto giusto per rifilare con classe il “bidone” al prossimo malcapitato ministro dell’ambiente (mi ricorda quel vecchio gioco di carte, “l’asino“, avete presente? Ribattezzato ora “il Sistri”!). Proposta: ora basta! Si faccia un bel processo serio a tutti quelli coinvolti in questa vera e propria truffa, stop soldi a Selex e con i milioni di euro risparmiati e con quelli derivanti dall’inevitabile condanna (con conseguente risarcimento danni) si rimborsino le centinaia di migliaia di aziende “truffate” e si dotino gli organi di vigilanza e controllo di strumenti efficaci e potenti alla lotta contro il traffico e la gestione illeciti di rifiuti: questa è l’unica vera barriera agli eco-furbi e agli ecocriminali! C’è qualche anima bella che pensa che chi non faceva i FIR prima avrebbe fatto il Sistri ora? Ma per favore!!! (PS: c’è anche il rischio che questo DL, se avrà questa forma, venga stravolto in sede di conversione! Do you remember last summer?)
2) Incentivi: decisamente molto più interessanti sono gli ipotizzati incentivi che mirano ad uno sviluppo dell’occupazione giovanile nella green economy, nonchè le agevolazioni fiscali (fino al 50%) per i lavori di ristrutturazione e per quelli relativi ad interventi di riqualificazione energetica. Previsto anche un sostegno per interventi di riqualificazione delle aree urbane degradate e per le aree di crisi industriale complessa (chissà che vuol dire?).
3) Biocarburanti: maggiore efficienza e competitività per i produttori di biocarburanti (e quali limiti? Aspettiamo il testo definitivo).
4) Consumo energetico: possibilità di usufruire di sgravi fiscali per le imprese a forte consumo di energia. Dunque: più consumo energia e più vengo premiato? C’è qualcosa che non va…Aspettiamo anche qui il testo definitivo e completo della norma prima di eccedere nelle perplessità…
Dimenticavo: ovviamente al Corso di Milano del 12 luglio analizzeremo anche questo provvedimento…
Alla prossima settimana…
Stefano Maglia
s.maglia@studiomaglia.it
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