Cari Web lettori,

conigli mannari. Contemporaneamente pavidi e crudeli. Forti coi deboli e deboli coi forti. Che rubano ai poveri per dare ai ricchi, una specie di Superciuk de noantri. Caratteristiche tipiche di una certa politica ambientale del nostro Paese. Un esempio?
Ci sono alcuni enti ormai ritenuti indiscutibilmente inutili che in molti casi riescono ad essere persino dannosi. Pensiamo alla “provincia”, la cui minima utilità risiede sostanzialmente nel fatto che dovrebbe occuparsi con competenza, coraggio, responsabilità e autorevolezza di ambiente e territorio. Ci sono ovviamente casi in cui ciò avviene, ma nella maggior parte dei casi no. E poi ci sono casi che brillano per la loro drammatica peculiarità.
Prendiamo la provincia di Piacenza, la mia provincia. Di cose di cui occuparsi con le caratteristiche di cui sopra ce ne sarebbero un sacco, pur nelle evidenti ristrettezze economiche: tra l’altro è uno dei territori col tasso di inquinamento atmosferico più alto del mondo, con una fragilità idrogeologica spaventosa, una produzione pro-capite di rifiuti tra le più elevate d’Italia, ed una concentrazione di nitrati elevatissima nelle acque. La provincia che fa? A parte il dettaglio che il precedente assessore all’ambiente sta ancora lottando per non finire in galera per una classica spartizione di mazzette, ultimamente accade non solo che per aver un’autorizzazione a far qualunque cosa ci vogliono tempi paragonabili alla costruzione della piramide di Cheope, ma che, una volta ottenuta, al primo starnuto di protesta di fatidici comitati sostenuti dal qualche carneade politico sempre presente sul giornale locale, la provincia faccia (parziale) marcia indietro. Ma sì, forse abbiamo sbagliato, ma forse no. Indomito coraggio che ultimamente si è manifestato con un atto finalmente davvero coraggioso e lungimirante decidendo – sulla spinta di cacciatori e agricoltori (tipo ai tempi di Neanderthal) – di consentire la caccia a 239 (!) volpi perché sostanzialmente mangiano le prede che i cacciatori liberano per poterle poi ammazzare a loro diletto. Ma, si sa, i cacciatori votano e le volpi no. Fermiamo questa strage! Andate alla pag web sulla quale è possibile anche raccogliere firme. Tra conigli mannari e volpi io sto con le volpi. E voi?
PS: Vi segnalo un altro Corso Esclusivo che si terrà a Piacenza il 23 novembre su LE RISORSE AMBIENTALI PER LA GREEN ECONOMY Metodi, idee, contatti.

Alla prossima settimana

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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