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EoW: emenda tu che emendo anch’io!

La vicenda End of Waste si arricchisce di una nuova puntata.

A Roma, pochi giorni fa, sotto la guida di Edo Ronchi, in una affollata conferenza stampa (affollata da tutti tranne che dai politici, obviously), una cinquantina fra le maggiori organizzazioni ed associazioni rappresentative praticamente dell’intero mondo imprenditoriale, hanno presentato un appello a Governo e Parlamento per trovare una soluzione al blocco delle operazioni di riciclo dei rifiuti nel nostro Paese.

Facciamo il punto? In ordine di apparizione: 1) una sciagurata sentenza del Consiglio di Stato del febbraio 2018, figlia della strategia della tensione nella gestione rifiuti, blocca le autorizzazioni in procedura ordinaria; 2) una Sentenza della Corte di giust. UE del marzo di quest’anno ammette – e come! – l’end of waste “caso per caso”; 3) vengono pubblicate alcune incomprensibili prese di posizione di chi (non faccio nomi), leggendo al contrario la suddetta sentenza, scriveva un articolo (anche sul Sole) proponendo il testo di un emendamento al testo dell’art. 184 ter, comma 3; 4) questo testo, sciaguratamente, veniva sostanzialmente fatto proprio dall’intero Parlamento (!!!) emendando, appunto, un articolo del DL “Sblocca cantieri”, inserendo un incomprensibile e nefasto rimando ad un DM di vent’anni fa; 5) giustamente ci fu immediatamente un fuoco incrociato su questo assurdo testo, al quale si è aggiunto questo 6) appello il quale “pare” abbia fatto breccia su chi di dovere al punto che (Fonte: Il fatto quotidiano, ma nulla sul sito del ministero) 7) “Il ministro dell’Ambiente giovedì sera ha ammesso lo stallo facendo sapere: “Accogliamo l’appello delle imprese e delle associazioni e stiamo proprio in queste ore limando un emendamento (ndr: una sorta di emendamento al quadrato?) che potrà far uscire il settore dallo stallo. Nel frattempo stiamo continuando a lavorare senza sosta ai decreti per singole materie”; 8) se anche fosse, e si spera ricalchi la proposta emersa in quella citata conferenza stampa, la domanda è: invece di procedere di emendamento in emendamento (“Emendare: liberare da imperfezioni o da difetti”) non sarà mai possibile che le norme ambientali vengano scritte (e magari anche lette e ragionate da subito) da chi la sa? Chiediamo troppo?

PS: ultima news EoW: AssoArpa rende pubblico un position paper su una questione estremamente delicata chiedendo a gran voce che “nel breve sia fornito un autorevole e definitivo chiarimento”! Si faccia presto, che diamine!!!

Finite le vacanze sarà opportuno fare un bel punto su End of waste, voci a specchio e fantomatici registri elettronici, che ne dite? Lo facciamo insieme? Vi segnalo il Corso di formazione RIFIUTI: NOVITA’ E CRITICITA’, A Cagliari (2 ottobre); Roma (3 ottobre); Milano (10 ottobre). Vi aspetto!

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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