10/05/2022
di Stefano Maglia
Gli ingredienti del “consul-niente” ambientale
Care/i web-lettrici/lettori,
Gli ingredienti del “consul-niente” ambientale
Gli ingredienti base per proporsi come consulente ambientale sono molto semplici: un biglietto da visita e un bel sito web. E poi, chi ti ferma?
Facciamo chiarezza: come tutte le professioni atipiche, anche quella del consulente ambientale deve essere inquadrata innanzitutto nel perimetro delle – appunto – consulenze: tecniche, scientifiche, giuridiche. Inoltre dipende ovviamente dal tipo e dal livello delle attività proposte: può essere identificato in questo modo sia chi aiuta a compilare il MUD, come colui (o colei) che sostiene una azienda nelle scelte industriali per convertire i propri residui di produzione in sottoprodotti, e via discorrendo.
Ma un fatto è certo: tutti indicano questa come una delle professioni più ricercate tra i Green Job, ma come diventare veri consulenti ambientali? Come distinguersi? Come approcciarsi? Come proporsi?
Molti non sanno quante responsabilità stanno in capo a questa figura: personali, aziendali ed ambientali. E ve lo dice un consulente che da trent’anni non solo ha seguito e segue centinaia di aziende, ma ha anche formato generazioni di consulenti: senza competenza, passione e aggiornamento si fanno solo danni, a se stessi, ai propri clienti ed all’ambiente.
Per venire incontro a queste esigenze ho voluto coordinare la seconda edizione della Scuola per consulenti ambientali, che si svilupperà in 24 ore di lezione da remoto a partire dal prossimo 22 giugno, sotto la guida dai più autorevoli consulenti ed esperti del settore, destinata a chi vuole diventare (o vuole aggiornarsi) un vero consulente ambientale.
E per favorire l’aggiornamento continuo, a tutti coloro che si iscriveranno entro il 31 maggio sarà offerto l’abbonamento per un intero anno al Master e-learning Gestione Ambientale.
What else? Vi aspetto!
Ps: un noto politico/guru ha affermato che la scelta di costruire un termovalorizzatore (impariamo a chiamarlo come si deve) a Roma è insensata, in quanto “bisognerebbe realizzare impianti utili”. Mah…
Alla prossima settimana!
Stefano Maglia
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