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L’insostenibile leggerezza dell’E…sperto

Ci sono vocali, nel meraviglioso mondo della gestione ambientale, diverse e più importanti delle altre. Sicuramente la più gettonata è senz’altro la “E” di environment, regina in almeno un paio di acronimi fondamentali ed entrambi abusati: ESG e HSE. Per non parlare di Esperto ambientale.

Come ho più volte scritto e descritto, con la E non si scherza. Specialmente quando non si conoscono gli effetti di quella E.

Pensiamo all’HSE. Nel 90% dei casi RSPP o ASPP (ovvero esperti in sicurezza dei luoghi di lavoro) ai quali dal giorno alla notte si “affibbia” il ruolo di responsabili sicurezza e ambiente, come se la competenza, esperienza e formazione necessaria per ricoprire quel ruolo così denso di rischi e responsabilità fosse la cosa più semplice e naturale del mondo. Vero o no?

Passiamo pure alla ESG. Qui è in atto una sorta di febbre dell’oro, in cui di colpo tante aziende si scoprono “obbligate” ad essere (attenzione, ad essere, non ad apparire!) “sostenibili”, in particolare nel campo ambientale (“E”) per non perdere colpi sul mercato e specialmente per riuscire ad accedere a finanziamenti, il più delle volte sottovalutando i giganteschi rischi reputazionali derivanti dall’incubo greenwashing. Vero o no?

La realtà è che troppi si dimenticano del vero valore di quella “E” che non può non essere che quella di “Esperto”. Ricordiamolo sempre!

Ci vediamo tra un paio di settimane!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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