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Necessità di un Tribunale internazionale dell’ambiente?

Pochi giorni fa a Roma sono andato a trovare un caro amico, “maestro” di tutti i giuristi ambientali della mia generazione, Amedeo Postiglione, col quale ho il privilegio non solo di aver avuto l’onore di collaborare (insieme al compianto Maurizio Santoloci) oltre 30anni fa all’embrione di quella che sarebbe diventata poi la legge sugli ecoreati, nonché a tante iniziative dell’ICEF, ma attualmente anche come co-autori di un saggio per la Treccani.

In questo momento così cupo, tra guerre che sembrano infinite e inconsistenti inutili e vergognose adunate per non decidere cosa fare per contrastare il cambiamento climatico (v il comunicato del WWF Italia a cui aderisco incondizionatamente relativo al solito COP/FLOP) passare un po’ di tempo con il padre del diritto ambientale italiano, che ha dedicato tutta la vita ai temi della Pace, della Giustizia e dell’Ambiente (vi consiglio di leggere il suo “Ambiente e doveri”) è stata davvero una boccata d’aria per lo spirito e per la mente.

Riporto un suo pensiero relativo al progetto cui ha dedicato tutta la vita: la creazione di un Tribunale internazionale dell’ambiente: “La giustizia è invocata da oltre mezzo secolo per assicurare effettività al nuovo diritto internazionale dell’ambiente.

Considerata la natura del nuovo interesse comune emergente ( elevato da molte Costituzioni nazionali alla dignità di un diritto-dovere umano per la protezione delle future generazioni e dell’ecosistema terrestre), il Progetto di creazione di un Tribunale internazionale dell’ ambiente giustamente ritiene necessario assicurare ad esso una chiara base legale e due requisiti: un accesso anche sociale ,non limitato ai soli Stati; la obbligatorietà delle decisioni.

Pace e ambiente, quali diritti umani di terza generazione, sono i valori umani interessati…”

E pensando alla recente (condivisibilissima) pronuncia della Corte penale internazionale dell’Aja sul massacro di Gaza, queste parole “Pace e ambiente” suonano ancora più forti.

PS: Ho chiesto ad una mia nipotina di nemmeno 8 anni di disegnarmi l’ambiente: questo il risultato. Ed una speranza…ed un impegno…

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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