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Quante altre Valencia dovranno ancora accadere prima di cambiare rotta?

Alla luce della terribile ulteriore tragedia di Valencia, dal Sole 24 ore (non Greenpeace magazine) si legge che la Banca Mondiale (non Greta Thunberg”) “avverte che la minaccia climatica mette ad alto rischio circa 1/5 della intera popolazione del pianeta” (1.2 miliardi di persone!). Intanto la Wmo (World Meteorological Organization) ci “segnala” che alla faccia degli impegni di Parigi (ricordate il famoso tetto di 1,5 gradi?), il mondo si avvia ad un aumento delle temperature di 3,1 gradi entro la fine del secolo. Negli ultimi 20 anni l’aumento della concentrazione di anidride carbonica in atmosfera è stato dell’11.4 % , il più “veloce mai sperimentato durante l’esistenza umana”.

Ma tutti tranquilli! Alè! Tutti pronti per un’altra bella gita inutile a Baku da lunedì prossimo (Cop 29) con centinaia di delegazioni a carico. Notare che per il secondo anno consecutivo la Conferenza è ospitata da un Paese produttore di combustibili fossili!!! Finale scontato?

E mentre ci accorgiamo anno dopo anno anche noi che tra siccità, inondazioni e fenomeni “naturali” mai visti e subiti con tale frequenza ed intensità, ci stiamo trasformando in una sorta di succursale dell’Indonesia, ci sono i prezzolati (o ignoranti?) negazionisti che si ostinano a diffondere balle colossali supportati da uno sparuto numero di soggetti desiderosi di visibilità a buon mercato.

Spargiamo ottimismo a piene mani mi raccomando! Nulla è più rassicurante dell’ignoranza.

Rammento peraltro che l’abuso della credulità popolare è un reato (art. 661) previsto nel Codice penale. Io comincerei a far partire qualche denuncia…

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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