12/04/2022
di Stefano Maglia
Raccolta differenziata: la “grande bluffata”
Care/i web-lettrici/lettori,
Raccolta differenziata: la “grande bluffata”
La media europea di produzione di rifiuti urbani pro capite è di circa 500 kg. A Piacenza – il mio comune – è di 950, ma con (udite udite!) una raccolta differenziata che sfiora il 75%. Complimentoni!
Rammentando che la quantità di rifiuti urbani è di circa il 10% di tutti quelli prodotti (i calcoli li lascio a voi), tutto ciò mi ha fatto pensare al grande bluff della raccolta differenziata. Oddio, che bestemmia! Meglio che lo spieghi per punti:
- Il primo obiettivo della corretta gestione rifiuti (sin dal 1975 in Europa) è produrne di meno, non differenziarli da Dio;
- Nella piramide delle priorità della gestione rifiuti la raccolta differenziata non c’è;
- Infatti è solo un mezzo per recuperare rifiuti (End of waste), non un fine;
- Senza impianti di recupero autorizzati non serve a un tubo;
- E senza impianti si va a inceneritori, estero, discarica o Gomorra. Punto.
Non ne posso davvero più di sentire stupidaggini in merito. Scusate lo sfogo.
Dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti per non sprecare materie prime, per riutilizzare il più possibile i beni, per gestire come sottoprodotti i residui di produzione, per avere impianti autorizzati (e controllati!) in mesi e non in lustri per recuperare i rifiuti debitamente differenziati. E’ chiaro o no? Il resto sono balle, ignoranza e fuffa.
A proposito di competenza e di formazione sugli strumenti veri della circular economy, vi aspetto in presenza nel meraviglioso Castello di Rivalta (PC) dal 28 al 30 giugno per la Summer School su Circular economy e gestione rifiuti.
Se poi volete, date un’occhiata anche ad un mio Video dedicato all’istituto delle prescrizioni Vs reato di cui agli artt. 318 ss TUA.
Alla prossima settimana e Buona Pasqua!
Stefano Maglia
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