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La raccolta differenziata non è tra le priorità della gestione rifiuti

Prendendo spunto dai dati evidenziati da un recentissimo studio di AssoAmbiente relativo al peggioramento delle percentuali di raccolta differenziata dei RAEE negli ultimi 5 anni in Italia (dal 42,84% al 30,24%), proseguo le mie riflessioni sui “fondamentali” ricordando una cosa molto semplice che moltissimi “ignorano” (appunto, “ignoranti”), ovvero che non solo la raccolta differenziata non è ricompresa tra le cinque priorità della gestione rifiuti (prevenzione – preparazione riutilizzo – recupero materia – recupero energia – smaltimento), costituendo solo un importantissimo “mezzo” (non il “fine”) per poter effettuare “recupero di materia” (quindi terza priorità) ottenibile solo e soltanto in presenza di impianti sufficienti, adeguati ed autorizzati, possibilmente, non in tempi biblici o sottostando a sciocchezze tipo “controlli a campione”, ma anche che sostanzialmente si applica ai soli rifiuti urbani, ovvero a circa 1/5 del totale dei rifiuti prodotti.

Pertanto, chi si bea (appunto, “beota”) delle percentuali di raccolta differenziata per dimostrare di essere il numero 1, dimenticandosi di tutto ciò (ed in particolare del fatto che il vero obiettivo è produrne di meno) dimostra solo la propria incompetenza.

E la competenza è tutto, per non rischiare sanzioni pesanti e per non perdere tutte le importanti opportunità che la gestione rifiuti offre.

Un consiglio? Il nostro “storico” Master in Gestione rifiuti – Waste manager, dal 2/10 al 14/11, in diretta on line.

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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