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Riforma TUA: il treno dei desideri e le vere priorità

Adoro i titoli tipo “in arrivo la riforma del Testo unico ambientale”, come se fosse un treno che possiamo tranquillamente attendere sul binario già col biglietto obliterato in mano.

Le cose in realtà sono un filino diverse…Mentre langue l’attività del Comitato di “esperti” che – in tempi ignoti – dovrebbe elaborare la traccia della legge delega che il Parlamento – in tempi ignoti – dovrà approvare e pubblicare il GU, affinchè in tempi ignoti il CdM possa elaborare ed approvare un DLvo che in tempi altrettanto ignoti dovrà prima passare altri indispensabili vagli prima di essere pubblicato – in tempi ignoti – in GU per essere vigente 15 giorni dopo (percorso ad ostacoli di circa un paio d’anni se va bene…), possiamo intanto fare qualche riflessione. Che dite?

Innanzitutto mi è capitato recentemente di leggere alcune proposte di modifica del DLvo 152/06 ad adiuvandum dell’attività del “Comitato”, provenienti da alcune associazioni, che probabilmente non hanno tenuto presenti alcune cose che invece dovrebbero costituire le priorità della riforma.

Attenzione. Quasi tutte derivano da norme “nostre” e non di derivazione europea, e pertanto, volendo, modificabili in 5 minuti di Consiglio dei ministri.

Ne butto li alcune, che stanno provocando da anni criticità e problemi interpretativi di notevole gravità, specialmente nella corretta gestione dei rifiuti:

  • Produttore “giuridico” rifiuti (invenzione solo italiana dal 2015)
  • Sanzioni penali per inadempimento di prescrizioni amministrative (credo gli unici al mondo)
  • La roulette russa dei controlli “a campione” nell’EoW
  • Le insufficienti, risibili sanzioni della parte V
  • And so on…

Quindi stiamo pure tranquilli in sala d’attesa o, meglio, a casa, ad aspettare il “treno dei desideri” che, come diceva una vecchia canzone, molto spesso “all’incontrario va”…

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Ps: vi segnalo infine la Scuola di alta formazione dedicata al BILANCIO DI SOSTENIBILITA’ dall’8 al 18 luglio prossimi ed il Corso sulla Riforma imballaggi con Paolo Pipere il 3 luglio.

Pps: da ultimo non si può non evidenziare l’importantissima sentenza della Corte Costituzionale relativa alla concreta applicabilità dei nuovi articoli 9 e 41 della Costituzione al caso Priolo. Evviva!

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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