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Sostenibilità (vera!) vo cercando

Proprio ieri Paolo Pipere ed io siamo stati i docenti di un corso di formazione (Rifiuti: novità e criticità, prossima edizione 11 luglio 2023), tutto dedicato all’analisi critica ed operativa del recente DLvo 213/22, ovvero della “riforma della riforma” rifiuti.

Orbene, in una delle slides introduttive facevo notare come la relativa “Relazione illustrativa” indichi tra le principali finalità del decreto “il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità”. In realtà, leggendo pur attentamente il testo, di “sostenibile” non c’è proprio nulla…

Ciò mi fa riflettere sull’ormai costante uso ed abuso di termini in sé rilevantissimi, come sostenibilità, circolarità, simbiosi, ESG, sottoprodotti, usate troppe volte solo come keywords/specchietti per le allodole buone per tutte le occasioni.

Del resto mai come in questi ultimi tempi si moltiplicano e crescono come funghi (velenosi!) decine di società e pseudo consulenti ambientali che promettono mirabilie agli sprovveduti attratti da queste irresistibili keywords, il più delle volte belle scatole vuote, utili solo a reperire finanziamenti, a buttar via soldi e reputazione (greenwashing) e a rischiare pesanti sanzioni penali!

Se poi c’è un bel sito, un bel video, una pagina di quotidiano e un bravo esperto di comunicazione, il gioco è fatto! Voilà!

Sediamoci pure lungo il fiume ad aspettare i cadaveri dei malcapitati. E’ solo questione di tempo.

La “vera” sostenibilità (e circolarità) passa solo dalla “vera” competenza.

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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