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Transizione 5.0: opportunità vera?

Proprio il giorno seguente a Ferragosto è stata pubblicata la Circolare operativa del MIMIT e GSE (200 pp!) rivolta alle imprese che desiderano accedere ai contributi della Transizione 5.0., di cui al DM interministeriale adottato il 24 luglio scorso (60pp!), recante le modalità attuative del Piano, come disposto dall’art. 38 del DL 19/24 (conv. nella L. 56/24).

La Circolare operativa “si propone di fornire chiarimenti tecnici in relazione a specifici profili, utili ai fini della corretta applicazione della nuova disciplina agevolativa, e si suddivide in 9 capitoli, affrontando in dettaglio le seguenti tematiche:

  • determinazione dei risparmi energetici nelle fasi ex ante ed ex post, con focus particolare sui concetti di “struttura produttiva”, “processo produttivo”, “processo interessato” dall’investimento e “scenario controfattuale”;
  • presentazione di esempi numerici specifici per il calcolo della riduzione dei consumi energetici conseguibile nelle possibili casistiche;
  • requisiti necessari per gli impianti finalizzati all’autoproduzione destinata all’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, con particolare attenzione alla metodologia di determinazione del fabbisogno energetico della struttura produttiva utile ai fini del dimensionamento delle diverse tipologie dii impianti di produzione a fonte rinnovabile;
  • indicazioni utili ai fini del rispetto del principio “Non arrecare un danno significativo” (DNSH) ai sensi dell’articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020;
  • procedure di invio e gestione della comunicazione di prenotazione del beneficio procedura per la comunicazione di avanzamento del progetto di innovazione;
  • procedura per la comunicazione del completamento del progetto di innovazione;
  • modalità di svolgimento delle attività di vigilanza e dei controlli;
  • esempi di calcolo del credito d’imposta spettante relativo a un progetto di innovazione in relazione al processo interessato dall’investimento o alla struttura produttiva.

Con successiva circolare saranno forniti chiarimenti in relazione a taluni profili applicativi concernenti gli investimenti in beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il paradigma “4.0””

E’ fondamentale non lasciarsi sfuggire questa grande e straordinaria opportunità, che potrà diventare tale solo per chi saprà coglierla attraverso la necessaria competenza e consapevolezza, per non lasciar spazio solo agli eco furbi a cui fan ovviamente gola le grandi risorse che sono messe in campo.

Un consiglio? Il MASTER Esperto in Transizione ecologica, Sostenibilità e Governance Ambientale Aziendale , l’unico che offre l’ opportunità , mediante un percorso che si articola (in 120 ore) sulle tre fasi indispensabili per diventare veri esperti della Governance Ambientale Aziendale: Compliance tecnico normativa, Governance e Circular Economy, Transizione e Sustainability, sotto la guida dei massimi esperti del settore, fornendo altresì la possibilità, per chi volesse, di effettuare stage presso importantissime aziende italiane.

A presto!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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