21/03/2023
di Stefano Maglia
Tu chiamale se vuoi…emissioni…(o omissioni?)
Care/i web-lettrici/lettori,
Tu chiamale se vuoi…emissioni…(o omissioni?)
Nei giorni scorsi il Parlamento europeo ha approvato la revisione del Regolamento ESR che stabilisce i livelli vincolanti di riduzioni per le emissioni di gas serra per diversi settori, che ora dovrà essere approvato anche dal Consiglio: successivamente sarà pubblicato sulla GUUE ed entrerà in vigore in tutti i Paesi UE – direttamente e con un valore gerarchico superiore a qualunque altra norma nazionale – entro (solitamente) 20 giorni.
Questo “Regolamento sulla “condivisione degli sforzi” fa parte del Pacchetto “Pronti per il 55% nel 2030”, ovvero quello relativo all’impegno di ridurre di almeno il 55% le emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto ai livello del 1990.
Primi effetti? Levata di scudi da parte di agricoltori, industriali, produttori di automobili non elettriche, in particolare – paradossalmente – proprio in Lombardia ed in Emilia Romagna, ovvero le regioni più inquinate d’Europa, con livelli di inquinamento atmosferico costantemente superiori ai livelli di attenzione ed allarme.
Come studioso e come nonno di tre fantastici nipotini residenti in quelle regioni, non voglio, non posso e non debbo pensare che non si faccia mai nulla per superare questa drammatica situazione.
Già 6 anni fa il ministero della Salute evidenziava che vivere in Pianura Padana è più pericoloso che nella Terra dei Fuochi, a causa degli agenti inquinanti presenti nell’atmosfera e soprattutto la concentrazione di polveri sottili è elevatissima, in particolare PM10 e PM2,5, diossido di zolfo e azoto, monossido di carbonio e benzopirene.
In uno studio pubblicato due anni fa su The Lancet Planetary Health sull’impatto dell’inquinamento atmosferico in 1000 città europee, spicca il drammatico primato italiano, e specificamente padano: “Brescia e Bergamo hanno il tasso di mortalità da particolato fine più alto d’Europa, ma tra le prime dieci si trovano anche Vicenza e Saronno. Per la mortalità da biossido di azoto, invece, Torino e Milano si trovano al terzo e al quinto posto. Secondo i ricercatori, ridurre i livelli di PM 2,5 e NO2 entro le linee guida raccomandate dall’Oms permetterebbe di prevenire più di 51 mila morti premature all’anno”.
Queste sono le priorità!!! Ma chi ne parla???
Alla prossima settimana!
Stefano Maglia
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