Il 31 dicembre scorso è entrato in vigore il D.L. 29 dicembre 2016, n. 243 recante “Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno”.

Per effetto di quanto previsto dall’art. 2 del medesimo, entro la fine di gennaio, dovrà essere nominato con D.P.C.M. un Commissario Unico a cui saranno attribuiti specifici compiti di “coordinamento e realizzazione degli interventi funzionali a garantire l’adeguamento nel minor tempo possibile alle sentenze di condanna della Corte di Giustizia dell’Unione europea pronunciate il 19 luglio 2012 (causa C-565/10) e il 10 aprile 2014 (causa C-85/13) evitando l’aggravamento delle procedure di infrazione in essere, mediante gli interventi sui sistemi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue necessari in relazione agli agglomerati oggetto delle predette condanne non ancora dichiarati conformi alla data di entrata in vigore del presente decreto […]”.

Da tale momento cesseranno dal proprio incarico i Commissari straordinari, nominati in base al Decreto Sblocca-Italia proprio al fine di accelerare la progettazione e la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione oggetto di procedura di infrazione o di provvedimento di condanna della Corte di Giustizia dell’Unione europea in ordine all’applicazione della direttiva 91/271/CEE sul trattamento delle acque reflue urbane. Pertanto, anche le risorse presenti nelle contabilità speciali ad essi intestate verranno trasferite ad apposita contabilità speciale intestata al Commissario Unico per il perseguimento dei suoi obiettivi. (SB)


Condividi: