Dal 1° gennaio 2018 l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) sostituisce l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico. Composta da cinque membri, compreso il presidente, nominati su proposta del Ministro dello Sviluppo economico d’intesa con il Ministro dell’Ambiente, le sono attribuiti, dalla L. 205/2017 (cd. Legge di Bilancio 2018), anche compiti di regolazione e controllo in materia di gestione dei rifiuti.

A tal proposito, ad essa sono attribuite competenze tanto ordinatorie quanto regolatorie.

Figurano, tra le prime: l’emanazione di direttive per assicurare la separazione contabile e amministrativa della gestione, la valutazione dei costi delle singole prestazioni e la definizione di indici di valutazione dell’efficienza e dell’economicità delle gestioni a fronte dei servizi resi; e definizione dei livelli di qualità dei servizi, con connessi poteri di vigilanza sulle modalità di erogazione degli stessi ed alla diffusione della trasparenza delle condizioni di svolgimento.

Quanto alle prerogative di tipo regolatorio, la legge di Bilancio 2018 riconosce all’ARERA, tra l’altro, anche la competenza alla predisposizione degli schemi dei contratti di servizio per la gestione del ciclo integrato, in attuazione dell’art. 203 del D.L.vo 152/2006, delle tariffe per la determinazione dei corrispettivi del servizio integrato dei rifiuti e dei singoli servizi che costituiscono attività di gestione, sulla base del principio comunitario “chi inquina paga”, nonché alla fissazione dei criteri per la definizione delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento.

Ad essa spettano, poi, funzioni di controllo e verifica, quali l’approvazione delle tariffe definite dall’ente di governo dell’ambito territoriale ottimale per il servizio integrato, e dai gestori degli impianti di trattamento, la verifica della corretta redazione dei piani di ambito, e la tutela dei diritti degli utenti, anche tramite la valutazione di reclami, istanze e segnalazioni.

Non mancano, infine, attribuzioni di tipo propositivo, quale la formulazione di proposte relativamente sia alle attività comprese nel sistema integrato di gestione dei rifiuti da assoggettare a regime di concessione o autorizzazione, sia alla revisione della disciplina vigente.

Tutto ciò dovrà, infine, essere oggetto di puntuale relazione, da presentare annualmente alle Camere. (LM)


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