Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con nota prot. n. 181165 del 7 ottobre 2024, ha risposto all’interpello formulato dalla Provincia di Chieti in merito alla possibilità per l’autorità competente al rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA) di prescrivere indagini di qualità ambientali di cui al Titolo V della Parte Quarta del D.Lgs. 152/06 finalizzate alla sola verifica del rispetto delle concentrazioni soglia di rischio (CSR) in presenza di un superamento delle CSC storico o il cui responsabile non è stato (ancora) individuato.

Nel riscontro il Ministero ha precisato quanto segue:

Le indagini cui si fa riferimento non paiono potersi generalmente connotare come misure di prevenzione specificamente richieste dalla disciplina di cui al Titolo III-bis della Parte Seconda del D. Lgs. 152/2006, o dalle autorizzazioni sostituite dall’AIA. La prescrizione di tali indagini, pertanto, generalmente non può essere proposta dall’autorità competente in materia AIA.

Pare piuttosto opportuno che l’AIA rammenti che in proposito restano fermi gli obblighi recati dalla normativa in materia di bonifiche.

Ciò ferme restando le prerogative proprie della Conferenza di servizi decisoria, nell’ambito della quale non può escludersi che altre amministrazioni partecipanti possano chiedere l’introduzione di simili prescrizioni per motivazioni giudicate pertinenti e ben argomentate, anche se non attinenti all’applicazione del citato Titolo III-bis”.

 
Master Esperto Ambientale novembre 2024


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