04/06/2019
Cambiamenti climatici e salute
Scienziati UE: soluzioni a portata di mano, serve volontà politica
cambiamenti climatici decarbonizzazione inquinamento saluteL’ulteriore conferma dell’emergenza climatica e del rischio di un aumento di malattie e di morti premature a causa degli effetti del riscaldamento globale e dell’inquinamento dell’aria arriva dagli scienziati di 27 accademie degli Stati dell’Unione Europea, più Norvegia e Svizzera.
Dal nuovo Rapporto del Consiglio delle Accademie europee delle scienze (Easac) “The imperative of climate action to protect human health in Europe” emerge infatti che il cambiamento climatico sta avvenendo su scala globale ed è attribuibile all’attività umana, e che sta influenzando negativamente la salute umana e i rischi per la salute aumenteranno nel tempo: un’azione rapida e decisa, per ridurre le emissioni di gas serra in misura sufficiente a mantenere l’aumento della temperatura al di sotto dei 2 ° C rispetto al livello preindustriale, potrebbe ridurre notevolmente i rischi per la salute. In particolare, precisa il Consiglio presentando il Rapporto, importanti benefici per la salute a breve termine deriverebbero dalla decarbonizzazione dell’economia: “le soluzioni sono a portata di mano e molto può essere fatto agendo sulle conoscenze attuali, ma ciò richiede volontà politica, la comunità scientifica ha ruoli importanti nel generare nuove conoscenze e contrastare la disinformazione sugli effetti sulla salute dei cambiamenti climatici, sui fattori che aumentano la vulnerabilità e sull’efficacia delle strategie di adattamento e mitigazione, in stretta collaborazione con i decisori“.
Con le emissioni di gas serra attuali è previsto per la fine del secolo un aumento della temperatura media globale di oltre 3 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali, precisa il Rapporto, così esponendo la popolazione mondiale a cambiamenti climatici senza precedenti (temperature elevate, inondazioni e siccità, inquinamento) con aumento di malattie e di mortalità prematura (v. ANSA). Si rischiano anche l’indebolimento della sicurezza alimentare e nutrizionale, e l’aumento dell’incidenza di malattie infettive (tra cui quelle trasmesse da zanzare, alimentari e trasmesse dall’acqua). Fra i suggerimenti, gli scienziati promuovono diete più sane e più sostenibili con un maggiore consumo di frutta, verdura e legumi e un ridotto consumo di carne rossa che ridurrà il peso delle malattie non trasmissibili e le emissioni di gas serra.