L’Unione europea ha fissato obiettivi giuridicamente vincolanti che prevedono la riduzione delle emissioni di almeno il 55 % entro il 2030 e il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. La normativa europea sul clima impone alla Commissione di proporre, a metà percorso, un traguardo per il 2040. A tal fine, è stato pubblicato sulla GUUE del 9 agosto 2024 il “Parere del Comitato economico e sociale europeo — Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Garantire il nostro futuro – Il traguardo climatico europeo per il 2040 e il percorso verso la neutralità climatica entro il 2050 all’insegna di una società giusta, prospera e sostenibile”.
 
Nella comunicazione in esame la Commissione raccomanda come traguardo una riduzione del 90 %. Nel documento e nella valutazione d’impatto a esso allegato vengono prese in esame tre possibili opzioni: l’opzione 1, consistente in una traiettoria lineare di riduzione fino all’80 %; l’opzione 2, consistente in una riduzione dell’85-90 %; e l’opzione 3, consistente in una riduzione del 90-95 %.
 
Il traguardo climatico per il 2040 deve essere accompagnato da politiche di sostegno, che pongano l’accento, ad esempio, sulla transizione giusta e sulla competitività industriale dell’Europa. Per consentire progressi più graduali nei settori in cui le emissioni sono difficili da abbattere occorre procedere più rapidamente alla decarbonizzazione dei settori in cui i costi di abbattimento sono relativamente bassi e che permettono di applicare soluzioni scalabili. Il settore energetico guiderà il cammino dell’Europa verso la neutralità climatica.
 

Le energie da fonti rinnovabili, in particolare il solare e l’eolico, contribuiranno alla maggior parte della crescita della produzione di energia, mentre l’energia nucleare costituirà un importante elemento in grado di assicurare il carico di base negli Stati membri che scelgono di utilizzarla. La disponibilità di energia pulita stabile e a prezzi accessibili costituisce la base per la decarbonizzazione di altri settori, quali l’industria, l’edilizia e i trasporti.
 
Il sistema di scambio di quote di emissione (ETS) è stato il fattore di maggior successo per la riduzione delle emissioni nell’UE e costituirà lo strumento più importante per realizzare gli obiettivi climatici fissati per il 2030 e il 2040.
 
Infine, la transizione verso un’economia verde nel percorso verso il traguardo climatico per il 2040 richiederà una forza lavoro qualificata nelle nuove tecnologie e nelle pratiche sostenibili. Questa svolta offre ai giovani l’opportunità di seguire nuovi programmi di istruzione e formazione per acquisire competenze verdi, allineando i loro percorsi professionali alle esigenze di un’economia decarbonizzata. Dovrebbe inoltre essere riconosciuta la necessità di riqualificare e migliorare il livello delle competenze della forza lavoro esistente.

 

 


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