Figura nell’Ordine del giorno della seduta della Camera n. 22, del 9 luglio 2018, l’esame della proposta di legge contenente “Disposizioni recanti l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti”, presentata il 23 marzo 2018. Il progetto di legge, stando al testo attualmente disponibile ed al dossier predisposto dal Servizio Studi della Camera, prevede l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, con precise attribuzioni di indagine, verifica e controllo. In particolare, le sono riconosciuti i compiti spettanti alla commissione bicamerale operante già dalla XIII legislatura, quali:

 

a) svolgere indagini sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, sulle organizzazioni coinvolte e sul ruolo svolto dalla criminalità organizzata;

b) individuare le connessioni tra le attività illecite nel settore dei rifiuti e altre attività economiche;

c) individuare le specifiche attività illecite connesse al traffico illecito transfrontaliero dei rifiuti con particolare riferimento ai porti marittimi con destinazioni estere e svolgere indagini per individuare attività volte a immettere nel mercato nazionale beni e prodotti, realizzati attraverso processi di riciclo di materie prime secondarie ottenute dai rifiuti, che non rispondono alle caratteristiche merceologiche e sanitarie previste dalla normativa nazionale;

d) verificare l’eventuale sussistenza di comportamenti illeciti da parte della P.A. centrale e periferica e dei soggetti pubblici o privati operanti nella gestione del ciclo dei rifiuti;

e) verificare l’eventuale sussistenza di attività illecite relative ai siti inquinati nel territorio nazionale e alle attività di bonifica, nonché alla gestione dei rifiuti radioattivi;

f) verificare l’eventuale sussistenza di attività illecite relative alla gestione degli impianti di depurazione delle acque nonché alla gestione dello smaltimento dei fanghi e dei reflui provenienti da tali impianti;

g) verificare la corretta attuazione della normativa in materia di gestione dei rifiuti pericolosi e della loro puntuale e precisa caratterizzazione e classificazione.

 

A ciò si aggiungono la valutazione dello stato di attuazione delle bonifiche dei siti inquinati e la verifica dello stato di attuazione della normativa in materia ambientale, nonché l’accertamento delle cause del fenomeno degli incendi negli impianti di gestione dei rifiuti e in siti abusivi di discarica.

 

La Commissione procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e limitazioni dell’autorità giudiziaria, può acquisire copie di atti e documenti relativi a procedimenti in corso presso l’autorità giudiziaria o altri organi inquirenti, ovvero di atti e documenti in merito a inchieste e indagini parlamentari anche se coperti dal segreto, prevedendo contestualmente il mantenimento del regime di segretezza. L’attività e il funzionamento della Commissione saranno, invece, determinati da un regolamento interno.

 

Non resta che attendere, quindi, l’esito dell’esame previsto per il 9 luglio 2018.


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