Entrerà in vigore il 25 settembre 2024 il decreto legislativo 6 settembre 2024, n. 125 di recepimento della direttiva (UE) 2022/2464 (c.d. Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD) che modifica il regolamento 537/2014/UE, la direttiva 2004/109/CE, la direttiva 2006/43/CE e la direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la rendicontazione societaria di sostenibilità.
 
Le disposizioni del decreto si applicano:
 
dal 1° gennaio 2024 alle imprese quotate in borsa che, alla data di chiusura del bilancio, abbiano superato almeno due dei seguenti limiti:
1) totale attivo dello stato patrimoniale superiore a 25 milioni di euro;
2) ricavi netti superiori a 50 milioni di euro;
3) oltre 500 dipendenti;
 
dal 1° gennaio 2025 alle imprese, anche non quotate, che, alla data di chiusura del bilancio, abbiano superato almeno due dei seguenti limiti:
1) totale attivo dello stato patrimoniale superiore a 25 milioni di euro;
2) ricavi netti superiori a 50 milioni di euro;
3) oltre 250 dipendenti;
 
dal 1° gennaio 2026, alle PMI quotate che comprendono quelle con fatturato superiore a 900 mila euro, attivo superiore a 450 mila euro e un numero di dipendenti compreso tra 11 e 250;
 
dal 1° gennaio 2028, alle imprese di paesi terzi (extra UE) che generano ricavi nel territorio dell’Unione superiori a 150 milioni di euro.
 

 
Le imprese saranno obbligate a includere in un’apposita sezione della relazione sulla gestione le informazioni necessarie alla comprensione dell’impatto dell’impresa sulle questioni di sostenibilità, nonché le informazioni necessarie alla comprensione del modo in cui le questioni di sostenibilità influiscono sull’andamento dell’impresa, sui suoi risultati e sulla sua situazione. In particolare, la rendicontazione dovrà includere:
 
a) una breve descrizione del modello e della strategia aziendale;
b) una descrizione degli obiettivi temporalmente definiti connessi alle questioni di sostenibilità individuati dall’impresa;
c) una descrizione del ruolo degli organi di amministrazione e controllo per quanto riguarda le questioni di sostenibilità e delle loro competenze e capacità in relazione allo svolgimento di tale ruolo o dell’accesso di tali organi alle suddette competenze e capacità;
d) una descrizione delle politiche dell’impresa in relazione alle questioni di sostenibilità;
e) informazioni sull’esistenza di sistemi di incentivi connessi alle questioni di sostenibilità e che sono destinati ai membri degli organi di amministrazione e controllo;
f) una descrizione delle procedure di dovuta diligenza applicate dall’impresa in relazione alle questioni di sostenibilità, dei principali impatti negativi, effettivi o potenziali, legati alle attività dell’impresa e di eventuali azioni intraprese dall’impresa per prevenire o attenuare impatti negativi, effettivi o potenziali, o per porvi rimedio o fine, e dei risultati di tali azioni;
g) una descrizione dei principali rischi per l’impresa connessi alle questioni di sostenibilità e le modalità di gestione di tali rischi adottate dall’impresa;
h) gli indicatori pertinenti per la comunicazione delle informazioni di cui sopra.
 
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