È entrato in vigore ieri, 7 novembre, il Decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152 recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”, già approvato dal Consiglio dei Ministri n. 45 del 27 ottobre 2021.

Nel provvedimento, al Titolo II (Ulteriori misure urgenti finalizzate all’accelerazione delle iniziative PNRR) il Capo I è interamente dedicato all’Ambiente e apporta diverse modifiche al D.L.vo 152/2006 (TUA); in particolare, da una prima analisi, si segnala che:

  • l’art. 16, inerente le risorse idriche e il rischio idrogeologico, apporta modifiche all’art. 154 del TUA rubricato “tariffa del servizio idrico integrato”. In particolare, con l’aggiunta del comma 3-bis all’art. 154, si stabilisce che con Decreto del MITE saranno definiti anche i criteri per incentivare l’uso sostenibile dell’acqua in agricoltura, e per sostenere l’uso del sistema comune di gestione delle risorse idriche (SIGRIAN) per usi irrigui collettivi e di autoapprovvigionamento;
  • l’art. 17, inerente i siti orfani, stabilisce che entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto-legge, il Ministro della transizione ecologica adotterà un apposito Piano d’azione per la riqualificazione dei siti orfani al fine di ridurre l’occupazione del terreno e migliorare il risanamento urbano (conformemente alle previsioni indicate nella Misura M2C4 – investimento 3.4 del Piano nazionale di ripresa e resilienza);
  • l’art. 18 propone una riduzione dei tempi del procedimento di valutazione ambientale strategica (VAS) andando a modificare gli articoli 13, 14 e 15 del TUA;
  • l’art. 19 stabilisce nuove disposizioni in ordine alla gestione del fine vita degli impianti fotovoltaici

Il Capo II del Titolo II è invece dedicato all’efficientamento energetico, alla rigenerazione urbana, alla mobilità sostenibile e alla messa in sicurezza degli edifici e del territorio e coesione territoriale.

Si segnala, inoltre, che l’articolo 34 del provvedimento in esame stabilisce che, al fine di attuare gli interventi, gli obiettivi e i traguardi della transizione ecologica previsti nell’ambito del PNRR, anche fornendo adeguato supporto alle amministrazioni centrali e locali per il conseguimento degli obiettivi di transizione ecologica di cui al medesimo Piano, al Ministero della transizione ecologica venga assegnato, con decorrenza non anteriore al 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2023, un apposito contingente massimo di centocinquantadue unità, per ciascuno degli anni dal 2022 al 2023, composto da esperti in possesso di specifica ed elevata competenza, almeno triennale, nello sviluppo e gestione di processi complessi nell’ambito della transizione ecologica ed energetica o della tutela del territorio o della biodiversità o dello sviluppo dell’economia circolare.

In ultimo, si segnala che il Decreto-Legge abroga l’articolo 194-bis del D.L.vo 152/2006, relativo alle procedure semplificate per il recupero dei contributi dovuti per il SISTRI.

 

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