Entrerà in vigore oggi il Decreto-Legge 25 maggio 2021, n. 73, cosiddetto Decreto Sostegni bis, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri, 25 maggio.

Il Decreto contiene, all’art. 6, delle agevolazioni inerenti alla TARI: difatti, la norma prevede che, stante il perdurare dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e al fine di attenuare l’impatto finanziario sulle categorie economiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell’esercizio delle rispettive attività, sia istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, un fondo con una dotazione di 600 milioni di euro per l’anno 2021, finalizzato alla concessione da parte dei comuni di una riduzione della Tari in favore delle predette categorie economiche.

I comuni, prosegue la norma, possono concedere riduzioni della Tari anche in misura superiore alle risorse assegnate a valere su risorse proprie o sulle risorse assegnate nell’anno 2020 non utilizzate e possono determinare, nel rispetto di criteri di semplificazione procedurale e, ovunque possibile, mediante strumenti telematici, le modalità per l’eventuale presentazione della comunicazione di accesso alla riduzione da parte delle attività economiche beneficiarie.

 

 

Il Decreto sostegni bis, oltre a quanto detto sulla Tari, interviene anche in materia di cambiamento climatico: l’art. 28 stabilisce difatti che al fine di consentire la partecipazione dell’Italia alle iniziative multilaterali per il finanziamento dei beni pubblici globali in materia di salute e clima sia istituito un apposito Fondo nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia e delle finanze con una dotazione di 500 milioni di euro per l’anno 2021. Tali iniziative sono finalizzate:

a) alla prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie e al contrasto al COVID-19, incluse le iniziative promosse dalle organizzazioni facenti parte dell’Access to COVID-19 Tools Accelerator (ACT-A), dalle banche e fondi multilaterali di sviluppo, dal Fondo Monetario Internazionale o dai gruppi intergovernativi informali;

b) a sostenere l’azione per il clima nei Paesi in via di sviluppo, come previsto nell’Accordo di Parigi del 2015, nell’ambito delle iniziative promosse dalle banche e fondi multilaterali di sviluppo, dal Fondo Monetario Internazionale o dai gruppi intergovernativi informali.

L’art. 58 del provvedimento, invece, parla di trasporto sostenibile: la norma prevede l’istituzione presso il Ministero delle infrastrutture e la mobilita’ sostenibili un fondo con una dotazione di euro 50 milioni per l’anno 2021, destinato all’erogazione di contributi in favore:

a) delle imprese e delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 229, comma 4, del decreto – legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, che provvedano, previa nomina del mobility manager di cui al citato articolo 229, a predisporre, entro il 31 agosto 2021, un piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale che possa contribuire alla realizzazione delle finalità di cui al presente comma; tali contributi sono destinati al finanziamento, nei limiti delle risorse disponibili, di iniziative di mobilita’ sostenibile, incluse iniziative di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing, in coerenza con le previsioni dei piani degli spostamenti casa – lavoro adottati entro il termine del 31 agosto 2021;

b) degli istituti scolastici di ogni ordine e grado che provvedano, previa nomina del mobility manager scolastico di cui all’articolo 5, comma 6, della legge 28 dicembre 2015, n. 221, a predisporre, entro il 31 agosto 2021, un piano degli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni; tali contributi sono destinati al finanziamento, nei limiti delle risorse disponibili, di iniziative di mobilita’ sostenibile, incluse iniziative di piedibus, di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing, in coerenza con le previsioni dei piani degli spostamenti casa – scuola – casa adottati entro il termine del 31 agosto 2021.


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