Dal 24 giugno e fino al 2 agosto 2024 è in consultazione pubblica sul sito del Dipartimento del Tesoro il documento “Dialogo di sostenibilità tra PMI e Banche” elaborato dal “Tavolo per la Finanza Sostenibile”, costituito e presieduto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e composto da: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Banca d’Italia, CONSOB, IVASS e COVIP.

L’obiettivo del documento è quello di favorire il coordinamento tra istituzioni e sistema economico del Paese al fine di sviluppare e attuare strategie di finanza sostenibile e mobilitare così le risorse private attraverso il mercato dei capitali a servizio della transizione green e digitale dell’economia reale.

In particolare, il documento è volto a supportare le PMI nella produzione di informazioni attinenti agli impatti ambientali, sociali e di governance (ESG) per facilitare il dialogo con le banche sui temi della sostenibilità.

Per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile e di neutralità climatica dell’Unione Europea entro il 2050, sarà infatti necessario un significativo impegno da parte del sistema finanziario e delle imprese, comprese le PMI, alle quali sarà richiesto gradualmente dal mercato (banche, investitori e grandi imprese) di fornire le informazioni ESG delle loro attività.

Il documento di consultazione si compone di un modello di riferimento per la standardizzazione delle “Informazioni di sostenibilità dalle PMI alle banche” e di una “Guida metodologica” con i relativi allegati.

Il documento raccoglie 45 indicatori di sostenibilità organizzati in cinque sezioni tematiche (informazioni generali, mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, ambiente, società e forza lavoro, governance e condotta aziendale) e ispirate ad un criterio di proporzionalità in funzione della dimensione dell’impresa. Nella sezione relativa alle informazioni generali, gli indicatori si riferiscono a temi come la presenza di figure di riferimento per le questioni di sostenibilità. Nella sezione dedicata alla mitigazione e all’adattamento al cambiamento climatico rientrano indicatori come “fatturato da settori ad alto impatto climatico”, “consumo totale di energia da fonti rinnovabili e non rinnovabili”, “emissioni annuali di ambito 1 e 2” e “obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra”, ma anche informazioni sui rischi fisici e di transizione da cambiamento climatico, nonché l’allineamento delle attività alla tassonomia UE. Nella sezione ambiente è previsto che siano riportate le informazioni legate all’inquinamento verso aria, acqua e suolo, con particolare attenzione all’impatto su biodiversità ed ecosistemi e all’uso delle risorse e l’economia circolare. Nella parte società e forza lavoro, invece, si indicano tutte le informazioni relative alle politiche in materia di diritti umani, alla procedura di dovuta diligenza sui diritti umani, alla contrattazione collettiva e alla libertà di associazione e alle politiche di diversità e inclusione. Infine, nella sezione governance e condotta aziendale, devono essere riferiti indicatori su temi quali il codice etico, modello di organizzazione e controllo 231 e/o di procedure in materia di anticorruzione, il sistema di segnalazione di violazioni di leggi o regolamenti reati e casi di corruzione o frode, e situazioni di pericolo per la salute e sicurezza dei dipendenti.

Master ESG & Sustainability Manager di settembre 2024


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