In data 18 novembre 2015 è stata approvata alla Camera dei Deputati l’interrogazione n. 5-07031, a firma dell’On. Carrescia e relativa alla problematica della denuncia annuale E-PRTR.
Tale interrogazione è infatti volta a fare chiarezza sulle modalità di presentazione della dichiarazione E-PRTR prevista dal Reg. (CE) n. 166/2006.
Ciò in quanto l’ISPRA (autorità competente per la valutazione di tali dichiarazioni) “non ha attivato in tempo utile il portale medesimo, per la presentazione della dichiarazione E-PRTR 2013, a causa di problemi tecnico-amministrativi e le aziende soggette all’obbligo di dichiarazione non hanno potuto accedere all’area riservata del portale stesso”. Conseguentemente, diverse imprese hanno presentato la dichiarazione in ritardo, rischiando pesanti sanzioni amministrative. A ciò si aggiunga che permangono dubbi interpretativi circa le attività obbligate all’invio della dichiarazione (cfr. Allegato I del Reg. (CE) n. 166/2006). Ad esempio, “fra le attività di gestione dei rifiuti (punto 5 dell’Allegato I sopra richiamato) non è ancora stato chiarito: 1) se siano soggetti tutti gli impianti autorizzati alla gestione (ex articolo 208 ed articolo 216) oppure solo gli impianti dotati di autorizzazione integrata ambientale; 2) se i valori soglia debbano intendersi riferiti ai dati reali oppure alle quantità autorizzate; 3) se, in quest’ultimo caso, si debba prendere in considerazione la quantità massima stoccabile oppure quella annuale divisa per 365 giorni”.
Al Ministro dell’ambiente è quindi chiesto di conoscere se intenda “adottare specifiche iniziative per chiarire le difficoltà interpretative ancora irrisolte e quali invece intenda assumere per rendere non sanzionabile la ritardata presentazione della dichiarazione negli anni 2014 e 2015”.
L’interrogazione in esame costituisce un provvedimento particolarmente rilevante in quanto moltissime imprese italiane hanno riscontrato (e tuttora riscontrano) difficoltà nella presentazione della dichiarazione E-PRTR. (GG)

 


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