Gli operatori delle applicazioni fisse di rigenerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore e protezione antincendio, contenenti 3 kg o più di gas fluorurati a effetto serra, sono tenuti (ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio 2012, n. 43) a comunicare entro il 31 maggio, attraverso la piattaforma istituita presso la pagina web dell’ISPRA, i dati relativi alle emissioni di tali gas dalle apparecchiature considerate, sulla base dei dati contenuti nel relativo registro d’impianto.
 

In particolare, la comunicazione ha ad oggetto le quantità di determinate sostanze prodotte, importate – inclusi i gas contenuti nelle apparecchiature – esportate, utilizzate come materia prima e distrutte (si legga l’approfondimento TuttoAmbiente sulle istruzioni per la dichiarazione F-Gas).
 

Pochi mesi dopo la scadenza del 2018, l’ISPRA ha pubblicato il rapporto “Dichiarazione F-gas: analisi dei dati”, che aggiorna i dati 2013 (già pubblicati) e fornisce anche l’elaborazione dei dati relativi all’anno 2014.
 

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Il Rapporto sottolinea, in primo luogo, la necessità di “affinare una metodologia che permetta di stimare in modo ragionevolmente attendibile sia il numero di apparecchiature fisse nel campo di applicazione della dichiarazione, sia il numero delle sedi di installazione”.
 

Viene osservato, infatti, che mancano informazioni di riferimento confrontabili, il che rende “difficile costruire degli indicatori che permettano di svolgere considerazioni riguardanti la completezza della base dei dati dichiarati anche con riferimento agli anni 2013 e 2014”.
 

Quel che è chiaro, invece, è che “al 19 marzo 2018 risultavano ufficialmente trasmesse 138.534 Dichiarazioni F-gas riferite al 2013 e 151.817 riferite al 2014, conformi ai criteri di compilazione”.
 


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