Oggi, 30 maggio, il Consiglio dell’Unione europea ha approvato in via definitiva la direttiva che promuove la riparazione di beni rotti o difettosi, anche nota come direttiva sul diritto alla riparazione (R2R).

Tale direttiva punta a rendere più semplice per i consumatori chiedere la riparazione anziché la sostituzione, nonché a rendere più accessibili e trasparenti i servizi di riparazione.

In particolare, la direttiva introduce l’obbligo per i produttori di riparare i prodotti che sono tecnicamente riparabili secondo il diritto dell’UE; la disponibilità di un modulo di riparazione volontaria con informazioni chiare sul processo di riparazione (scadenze, prezzi, ecc.); una piattaforma online europea dove i consumatori possono trovare facilmente i servizi di riparazione e l’estensione della garanzia legale a 12 mesi se i consumatori scelgono la riparazione anziché la sostituzione.

L’elenco dei prodotti riparabili potrà essere ampliato in futuro: ogni volta che la Commissione introdurrà nuovi requisiti di riparabilità per determinati prodotti, questi verranno aggiunti alla direttiva sul diritto alla riparazione.

Dopo l’approvazione odierna del Consiglio, la direttiva sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione. Gli Stati membri avranno 24 mesi dall’entrata in vigore per recepirla nel diritto nazionale.

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