Oggi 31 maggio 2021, la Commissione Europea ha pubblicato le Linee Guida sull’applicazione della Direttiva 904/2019 (c.d. Direttiva SUP, Single-Use Plastics) e ha adottato una Decisione di Esecuzione sul monitoraggio e la segnalazione degli attrezzi da pesca immessi sul mercato e dei rifiuti di attrezzi da pesca raccolti.

Tali disposizioni mirano a ridurre i rifiuti marini provenienti da prodotti di plastica monouso e da attrezzi da pesca e a promuovere la transizione verso un’economia circolare con modelli di business, prodotti e materiali innovativi e sostenibili.

Nel Comunicato Stampa si legge che il Vicepresidente Esecutivo per l’European Green Deal Timmermans ha dichiarato: “Ridurre l’uso delle plastiche monouso aiuta a proteggere la salute delle persone e l’ambiente. Le norme dell’Unione Europea sono un risultato fondamentale nell’affrontare il problema dei rifiuti marini. Esse stimolano modelli di business sostenibili e ci avvicinano ad un’economia circolare dove il riutilizzo precede il monouso. Questo è ciò che vuole essere il Green Deal Europeo: proteggere e ripristinare il nostro ambiente naturale, stimolando le imprese ad innovare.

 

 

Secondo quanto stabilito dalla Direttiva SUP, entro il 3 luglio 2021, gli Stati membri dovranno assicurare che determinati prodotti in plastica monouso non vengano più immessi sul mercato.

Le Linee Guida vogliono assicurare che le nuove regole siano applicate correttamente e uniformemente in tutti gli Stati Membri. Il recepimento armonizzato nelle legislazioni nazionali è, infatti, fondamentale per il buon funzionamento del mercato interno circa i prodotti rientranti nel campo di applicazione di tali disposizioni.

Le Linee Guida spiegano definizioni e termini chiave e sono state sviluppate attraverso ampie consultazioni con gli Stati membri e interazioni con una vasta gamma di parti interessate.

 

Con riferimento alla Decisione di Esecuzione sul monitoraggio e la comunicazione degli attrezzi da pesca immessi sul mercato e dei rifiuti di attrezzi da pesca raccolti, questa permetterà agli Stati membri di adempiere al loro obbligo di riferire, a partire dal 2022, circa gli attrezzi da pesca contenenti plastica immessi sul mercato e di quelli raccolti in mare.

L’obiettivo è quello di incentivare il trasporto a terra di tutti gli attrezzi da pesca e il miglioramento della loro gestione in loco, coinvolgendo sistemi di responsabilità estesa del produttore.

Inoltre, sulla base dei dati, gli Stati membri con acque marine dovranno indicare, entro il 31 dicembre 2024, un tasso minimo nazionale di raccolta annuale dei rifiuti di attrezzi da pesca contenenti plastica da riciclare, in vista della definizione di obiettivi quantitativi vincolanti di raccolta dell’Unione. Gli attrezzi da pesca abbandonati, persi o scartati rappresentano il 27% dei rifiuti delle spiagge, secondo la valutazione d’impatto del 2018, e una parte significativa degli attrezzi da pesca immessi sul mercato non viene raccolta per il trattamento.


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