31/01/2019
Discariche abusive, si rischia altra infrazione
Il punto del Commissario straordinario in Commissione Rifiuti
Il 30 gennaio, in audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati (la Commissione Ecomafie), il Commissario straordinario Vadalà per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa delle discariche abusive ha segnalato che siamo ancora a rischio infrazione sul fronte discariche.
Facendo un passo indietro, l’obiettivo da portare a termine – ha spiegato il commissario – è quello di bonificare e mettere in sicurezza 80 siti di discariche abusive: dal 2003, anno dell’infrazione UE, abbiamo avuto la prima sentenza nel 2007 e la seconda nel 2014, con l’inizio della sanzione, ma “siamo partiti da 200 siti“, a causa degli “strascichi” degli anni ’60, ’70 e ’80, quando “le amministrazioni comunali, non sapendo come smaltire bene questi rifiuti, li gettavano dalla sommità delle colline negli alvei torrentizi, o li lasciavano in depositi temporanei“. In questi 22 mesi di attività il numero è sceso a 52, con altre 8 già bonificate al vaglio della Commissione europea, se tutto va bene, rimarranno 44 siti. Ora, però rischiamo una procedura di infrazione per la mancata bonifica di una quarantina di discariche: “stiamo lavorando almeno su 20 siti al momento, di cui 10 da chiudere (speriamo) entro il 2 giugno 2019 e 10 entro il 2 dicembre 2019, in modo da abbassare a 24 il numero dei siti da lasciare al 2020 e 2021” (fonte: Ansa).