La Commissione europea, con la comunicazione C/2024/4517, ha fornito chiarimenti sull’applicazione dei requisiti di etichettatura energetica a seguito dell’ordinanza 5 ottobre 2023 (causa C-761/22) della Corte di giustizia europea.

Con tale ordinanza, che verte sull’interpretazione dell’articolo 6, primo comma, lettera a), del regolamento (UE) 2017/1369 e riguarda in particolare l’etichettatura energetica di forni e cappe da cucina per uso domestico, la Corte ha affermato che non è sufficiente mostrare solo la classe del prodotto (ad esempio “A” o “B”) nelle pubblicità, ma è necessario esibire anche l’intervallo di classi pertinente (ad esempio “da A++ a D” o “da A a G”).

Dal 2021, le norme sull’etichettatura energetica sono state aggiornate e riscalate per alcune categorie di prodotti, in modo che l’intervallo non sia mai superiore ad “A”. Per i prodotti che non sono stati ancora riscalati, tuttavia, la classe più efficiente può variare tra “A” e “A+++” e quella meno efficiente non è sempre “G”.

Secondo quanto chiarito dalla Commissione, d’ora in poi gli operatori economici dovranno utilizzare una lettera all’interno di una freccia con accanto l’indicazione della gamma pertinente nella loro pubblicità visiva di forni e cappe da cucina, compresi cataloghi e altri materiali promozionali. E anche i fornitori di altri prodotti con etichetta energetica che non sono ancora stati ridimensionati dovrebbero includere tale pittogramma con la gamma pertinente, ove possibile. La Commissione fornisce già il pittogramma per i compartimenti dei forni per uso domestico.

Nel corso del 2024 la Commissione metterà a disposizione i pittogrammi nel Registro europeo dei prodotti per l’etichettatura energetica (European Product Registry for Energy Labelling – EPREL) e li renderà automaticamente consultabili tramite interfacce per programmi applicativi (API) per qualsiasi prodotto registrato nei vari gruppi di prodotti.

Master ESG & Sustainability Manager di settembre 2024


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