14/06/2022
Tassonomia UE: le associazioni italiane dicono no a gas e nucleare
350 miliardi ogni anno per raggiungere gli obiettivi climatici entro il 2030
aria clima EnergiaComunicato stampa, Fondazione per lo sviluppo sostenibile del 13 giugno 2022
“Undici Associazioni italiane hanno inviato agli europarlamentari una lettera per invitarli a respingere, nella sessione di voto, l’inclusione del gas e dell’energia nucleare nell’ “Atto delegato complementare” della Tassonomia, per evitare di dirottare miliardi di euro dalle energie rinnovabili e da altre tecnologie verdi verso i fossili inquinanti e la costosa energia nucleare.
L’UE nei prossimi dieci anni – scrivono le Associazioni – deve investire 350 miliardi di euro, aggiuntivi ogni anno, per raggiungere gli obiettivi climatici al 2030. La Tassonomia è uno strumento chiave per guidare i mercati privati verso questo obiettivo ma avrà successo solo se si baserà sulle indicazioni della comunità scientifica e seguirà i consigli degli esperti. La Commissione UE ha tuttavia proposto di classificare il gas e l’energia nucleare come investimenti “sostenibili”.
“Siamo dunque preoccupati – dicono le Associazione- per l’impatto che questa decisione avrà sulla stessa credibilità ambientale dell’Unione Europea. Oltretutto, la guerra in Ucraina e la crisi dei prezzi dell’energia che sta causando, pongono la questione in un contesto radicalmente nuovo: il gas è infatti diventato una fonte di insicurezza energetica e di rischio geopolitico in Europa. Peraltro, la Tassonomia non impedisce alcun investimento, né obbliga nessuno a investire in alcunché. La sua funzione è infatti solo quella di chiarire quali investimenti sono sostenibili dal punto di vista ambientale”. Se, spiegano le Associazioni, gli eurodeputati dovessero respingere quindi l’inclusione di gas e nucleare nella tassonomia, questo non impedirebbe a nessuno di sostenere gas e nucleare con finanziamenti pubblici e privati.
E’ utile rammentare -prosegue la lettera- che gli stessi investitori e le banche hanno giudicato tale soluzione controproducente: l’attuale mercato globale dei green bond esclude il gas e il nucleare e la tassonomia dell’UE non deve tornare indietro. Inoltre, il gas e l’energia nucleare non sono verdi e classificarli come tali viola la lettera e lo spirito stesso del regolamento sulla Tassonomia, che richiede che i suoi criteri siano basati su “prove scientifiche evidenti”.
L’integrità della Tassonomia, che escluda nucleare e gas, peraltro, conclude la lettera, favorirebbe gli investimenti sulla transizione di cui il Paese ha bisogno, senza in alcun modo danneggiarci.
Queste le Associazioni firmatarie: AOI Associazione ONG italiane; FOCSIV; Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile; Greenpeace Italia; Kyoto Club; Legambiente; Italian Climate Network; Movimento Laudato Sì; Campagna Sbilanciamoci!; Trasporti& Environmet; WWF Italia”.