17/12/2019
Green Deal europeo
Nuove strategie dall'UE
clima RifiutiL’11 dicembre 2019 la Commissione UE ha pubblicato il Green Deal europeo, ovvero il piano che riformula su nuove basi l’impegno della Commissione ad affrontare i problemi legati al clima e all’ambiente.
Si tratta di una “nuova strategia di crescita mirata a trasformare l’UE in una società giusta e prospera, dotata di un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva che nel 2050 non genererà emissioni nette di gas a effetto serra e in cui la crescita economica sarà dissociata dall’uso delle risorse. Essa mira inoltre a proteggere, conservare e migliorare il capitale naturale dell’UE e a proteggere la salute e il benessere dei cittadini dai rischi di natura ambientale e dalle relative conseguenze”.
In sintesi, i vari elementi del Green Deal europeo sono i seguenti:
a) rendere più ambiziosi gli obiettivi dell’UE in materia di clima per il 2030 e il 2050;
b) garantire l’approvvigionamento di energia pulita, economica e sicura;
c) mobilitare l’industria per un’economia pulita e circolare;
d) costruire e ristrutturare in modo efficiente sotto il profilo energetico e delle risorse;
e) accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile e intelligente;
f) “Dal produttore al consumatore”: progettare un sistema alimentare giusto, sano e rispettoso dell’ambiente;
g) preservare e ripristinare gli ecosistemi e la biodiversità;
h) obiettivo “inquinamento zero” per un ambiente privo di sostanze tossiche;
i) integrare la sostenibilità in tutte le politiche dell’UE
In particolare, “se, da un lato, il piano per l’economia circolare guiderà la transizione di tutti i settori, dall’altro gli interventi si concentreranno in particolare su settori ad alta intensità di risorse come quelli tessile, dell’edilizia, dell’elettronica e delle materie plastiche. La Commissione valuterà i risultati della strategia sulla plastica del 2018, concentrandosi, tra l’altro, sulle misure per contrastare l’aggiunta intenzionale di microplastiche e le emissioni non intenzionali di materie plastiche, ad esempio dall’abrasione dei tessuti e degli pneumatici. La Commissione metterà a punto requisiti per garantire che, entro il 2030, tutti gli imballaggi presenti sul mercato dell’UE siano riutilizzabili o riciclabili in modo economicamente sostenibile e un quadro normativo per le plastiche biodegradabili e a base biologica, oltre ad attuare misure sulla plastica monouso”.