30/06/2020
Green Deal europeo, a che punto siamo?
I primi passi del 2020
circular economy climal Parlamento europeo ha pubblicato una sorta di “tabella di marcia” verso la neutralità climatica in Europa che rissume un pò i primi passi di quest’anno verso la realizzazione del Green Deal europeo.
A gennaio 2020 la Commissione europea ha presentato il piano d’investimenti del Green Deal europeo, una strategia per attrarre almeno 1000 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati durante i prossimi dieci anni. Al piano d’investimenti inziale si è aggiunta una nuova legislazione sugli investimenti sostenibili (approvata il 18 giugno) per promuovere gli investimenti verso le attività economiche rispettose dell’ambiente ed evitare di finanziare progetti “greenwashing”, cioè progetti che si dichiarano verdi, ma che non sono realmente sostenibili.
A marzo 2020 la Commissione ha proposto la legge europea sul clima,quadro normativo per raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica entro il 2050, e ha presentato una nuova strategia industriale per l’Europa che punta a sostenere la transizione delle imprese europee verso la neutralità climatica e un futuro digitale.
Sempre a marzo 2020, la Commissione ha presentato un piano d’azione per l’economia circolare, che include misure per tutte le fasi del ciclo di vita dei prodotti. L’obiettivo è promuovere la circolarità dei processi produttivi, favorire un consumo sostenibile e ridurre la quantità di rifiuti. Il piano d’azione si concentrerà su elettronica e tecnologie dell’informazione e comunicazione, batterie, veicoli, imballaggi, plastica, prodotti tessili, costruzione, edilizia e prodotti alimentari.
A maggio 2020 è stata predentata dalla Commissione la strategia ‘dai campi alla tavola’ che punta a garantire un sistema alimentare equo, salutare e ecosostenibile, sostenendo al tempo stesso i produttori. La strategia riguarda l’intera catena alimentare, dalla riduzione dell’uso di pesticidi e fertilizzanti e delle vendite di antibiotici fino all’aumento dell’agricoltura biologica.
La Commissione ricorda che il settore alimentare è una delle principali cause del cambiamento climatico. Il settore agricolo dell’UE è l’unico al mondo ad aver ridotto le emissioni di gas serra, con un calo del 20% rispetto ai livelli del 1990. Tuttavia il settore rimane responsabile di circa il 10% delle emissioni, di cui il 70% sono causate dall’allevamento.
L’intero documento del Parlamento europeo è consultabile qui
Info e approfondimenti: 0523.315305 – formazione@tuttoambiente.it