La Corte di Giustizia ha condannato l’Italia con sentenza 12 maggio 2022, accogliendo così il ricorso della Commissione UE nella causa C-573/19.

In particolare, recita la sentenza, l’Italia è risultata inadempiente sia per il mancato rispetto, “sistematico e continuativo”, del valore limite annuale fissato per il biossido d’azoto (NO2) in varie zone concernente la qualità dell’aria, sia per la mancata adozione, a partire dall’11 giugno 2011, di misure atte a garantire il rispetto nelle stesse zone dei valori limite di NO2. Tra le zone citate nel provvedimento vi sono: Torino, Brescia, Milano, Bergamo, Genova, Roma e Firenze.

 

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