Dall’ultimo rapporto ISPRA “Rifiuti urbani 2019″ emerge che, a livello nazionale, il 35% circa dei rifiuti annualmente prodotti è rappresentato dalla frazione organica, costituita dai rifiuti biodegradabili da cucine e mense e dalla manutenzione di giardini e parchi. Di questi, più del 40%, viene avviato a riciclaggio.

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È presumibile, spiega ISPRA, che nel futuro i rifiuti organici aumenteranno, infatti, la nuova direttiva sui rifiuti, non ancora recepita, ha introdotto alcuni cambiamenti per quanto riguarda la loro gestione, prevedendo anche

  • l’obbligo per tutti gli Stati membri di raccogliere separatamente i rifiuti organici o assicurare il riciclo a partire dalla fine del 2023
  • nuovi targets per la preparazione per il riuso e il riciclaggio dei rifiuti urbani, che, in accordo con la direttiva sulle discariche, necessita di individuare una corretta gestione dei rifiuti organici.

 

ISPRA inoltre conferma che il trattamento della frazione organica della raccolta differenziata (umido + verde) è passato da 5,9 milioni di tonnellate a 6,3 milioni di tonnellate, evidenziando una crescita di 431 mila tonnellate, pari al 7,3%.

 

Articolo completo sul sito di SNPA, disponbile al link https://www.snpambiente.it/2020/09/04/nuovi-prodotti-dal-trattamento-dei-rifiuti-organici/

 


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