Giunge al termine il progetto Economie Circolari di Comunità (ECCO), promosso da Legambiente e finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che traccia un assolutamente bilancio positivo. Infatti, l’Italia è un già paese pronto a convertire il suo modello di business in un modello rivolto all’economia circolare e alla sostenibilità, nonché favorire processi virtuosi di inclusione sociale.

Le Imprese, gli enti pubblici, le cooperative, le scuole e i cittadini devono essere i principali protagonisti di questo importante cambiamento.

 

In 18 mesi il progetto ECCO ha coinvolto oltre 700 realtà territoriali e 3.000 studenti con l’unico obiettivo di promuovere la Circular Economy attraverso corsi specializzati mirati a favorire un modello produttivo che punti alla riduzione degli sprechi e dell’inquinamento, ma anche creare nuove forme di occupazione, nuovi “Green Jobs“.

 

Inoltre, secondo i dati previsionali di Unioncamere, entro il 2024 il mercato del lavoro richiederà almeno 1,6 milioni di lavoratori specializzati che sappiano sviluppare soluzioni e strategie ecosostenibili.

Ben il 46% dei posti di lavoro a disposizione sarà destinato all’assunzione di figure professionali con anche competenzegreen“: ingegneri civili, ingegneri energetici e meccanici, ma anche i tecnici nella gestione dei cantieri edili e i tecnici della sicurezza sul lavoro.

 

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