Alghero, 12 luglio 2019 – Nella cosidetta “legge salva mare” che, se approvata, permetterà finalmente ai pescatori di portare a terra la plastica accidentalmente finita nelle reti, verrà inserita una modifica che consentirà di identificare la posidonia (genere di pianta acquatica tipica del Mar Mediterraneo) non più come rifiuto speciale ma come rifiuto domestico. Così ha assicurato il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, nella prima tappa del suo tour in Sardegna. La modifica nella normativa nazionale consentirà di utilizzare la posidonia come sottoprodotto per diverse attività produttive, dall’agricoltura all’edilizia, proprio come auspicato dagli amministratori locali e dai tecnici dell’amministrazione dopo un lungo periodo di analisi e valutazioni effettuate sulla posidonia separata dalla sabbia.

 

A quel punto – sottolinea Costa – avremo un adeguato strumento giuridico per portare avanti l’interlocuzione con l’Unione europea, perché è necessario adeguare anzitutto la normativa comunitaria. La commissione si insedierà tra settembre e novembre, ma noi intendiamo arrivarci con una concreta base di negoziazione. È un problema che stiamo affrontando insieme ad altri Paesi, a iniziare da Spagna e Grecia, perché occorre prevedere maggiore tutela per le aree turistiche“. Naturalmente, precisa il ministro, “l’intera questione va affrontata con l’intenzione di risolvere il problema ma anche di tutelare le coste. E la posidonia è un fondamentale elemento per la preservazione dall’erosione“.


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